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Le prime mosse del commissario Figliuolo

Squadra snella (60 persone), due quartieri generali a Roma e a Bologna

Le prime mosse del commissario Figliuolo

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Oggi è il giorno del generale Figliuolo in Emilia Romagna. Il commissario straordinario per la ricostruzione post alluvione, in questa fase interlocutoria, userà alcune stanze della sede della Regione di Bologna per gli incontri istituzionali. Poi, una volta sbrigate le questioni prioritarie, si deciderà sul quartier generale della struttura commissariale. Dovrebbero essere due: uno a Roma e uno proprio a Bologna Agenda serratissima per l'ex commissario straordinario per la campagna vaccinale. Per prima cosa, Figliuolo intende sorvolare in elicottero le zone colpite dall'alluvione. Poi di corsa nel capoluogo, appunto, dove la guida del Comando operativo di vertice interforze (motivo per cui una delle sedi sarà a Roma, facilitando la mobilitazione dei militari) è atteso da riunioni-fiume con le parti sociali, con i sindaci, con i presidenti di provincia e con il presidente di Regione Stefano Bonaccini. Lo stesso che è, assieme al presidente delle Marche Francesco Acquaroli e a quello della Toscana Eugenio Giani, uno dei sub-commissari per il post-alluvione. Alla fine dei summit, termine che è previsto nel secondo pomeriggio, ci sarà una conferenza stampa. La squadra dovrebbe essere snella: 60 persone dislocate. Gli amministratori conoscono già la tendenza al dialogo del generale. Per quanto il Pd stia riscendo nell'impresa di far polemica pure dinanzi a questa nomina. «Ho detto a Figliuolo che noi siamo pronti a collaborare, ma o arrivano le risorse subito o è un problema, perché abbiamo perso e stiamo perdendo tantissimo tempo: noi abbiamo bisogno di fare interventi per l'autunno perché eventi ordinari non diventino straordinari», ha dichiarato Bonaccini, in prossimità della visita. Poi un'ulteriore critica al governo: «Ancora non mi è chiaro del tutto - ha proseguito il governatore dell'Emilia Romagna - quale sarà la differenza dei compiti, tra emergenza e ricostruzione, però vedersi serve anche a questo». L'esponente del Pd, non è un mistero, ha puntato alla nomina di commissario straordinario sin da subito. E tutti i dem hanno sperato che il governo, per ragioni di presunta continuità o semplicità, scegliesse proprio Bonaccini. Non è andata così.

E Fdi adesso difende l'impostazione voluta dalla Meloni. «Il generale Figliuolo - osserva a Il Giornale il senatore Marco Lisei - è un profilo di grande competenza ed esperienza, uno dei migliori si potessero scegliere a dimostrazione che il governo vuole risolvere i problemi». E ancora: «Ciò nonostante il Partito Democratico stia cercando di speculare su questa disgrazia che, peraltro, è anche frutto della loro incompetente gestione del territorio». Poi Lisei, dopo aver rivendicato quanto messo in campo dall'esecutivo sino a questo momento, fa una specificazione: «È chiaro che le opere infrastrutturali sono importanti, ma è importante anche indennizzare e risarcire cittadini ed imprese sui quali siamo già partiti ad un primo ristoro, 5000 euro ai cittadini e si procederà con i 20.000 per le aziende». Per comprendere al meglio la distribuzione dei compiti, si attende il decreto. Il governo è già all'opera da tempo, mentre il commissario straordinario lo è da oggi. Intanto la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia continua la sua opera per salvare la biblioteca vescovile di Forlì, uno dei patrimoni culturali messi a repentaglio dall'alluvione.

L'operazione di salvataggio durerà sino al prossimo 15 luglio.

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