Primo contraccolpo: Fontana va sotto

Maggioranza ko su una risoluzione sul clima. Poi gli azzurri minimizzano

Primo contraccolpo: Fontana va sotto

Roma - Un voto segreto, 12 franchi tiratori e la maggioranza di centrodestra in Lombardia viene battuta in Consiglio regionale. La Lega dà a Forza Italia la colpa della bocciatura della risoluzione sul clima, gli azzurri spiegano l'incidente con le «sensibilità differenti di alcuni consiglieri», dall'opposizione i 5 Stelle esultano per la «spaccatura» e il Pd insinua che potrebbe essere un effetto delle dichiarazioni di Salvini sul centrodestra, oltre a qualche screzio nella giunta Fontana.

Dopo qualche fuoco d'artificio il caso torna alle sue limitate dimensioni, ma quella frase del vicepremier leghista sul «mai più con il vecchio centrodestra», agli azzurri brucia. «Ad essere davvero vecchi, museali - replica al Giornale la capogruppo al Senato, Anna Maria Bernini-, sono i baratti, gli scambi al massimo ribasso che caratterizzano questo governo immobile, così immobile da essere ormai uno zombie Forza Italia è dalla parte del lavoro e della crescita, la nostra azione politica è dinamica autorevole e credibile». Con un tweet «dolce», ma al vetriolo, la vicepresidente della Camera Mara Carfagna commenta: «Quanto astio matteosalvini, ma cosa ti avrà mai fatto Fi? Qualcuno di noi senza volere ha finito tutta la Nutella?». Il vicepremier come un bambino che fa i capricci. La capogruppo alla Camera, Mariastella Gelmini, getta acqua sul fuoco: «Noi lo vogliamo, lo vogliamo fortemente. Se dice così, se ne assumerà le sue responsabilità. Detto questo, io non do grande peso a questa dichiarazione. Deve dire così perché i 5Stelle hanno preso troppi pochi voti, il rischio è che salti tutto». Chi non modera i termini è Renato Brunetta, responsabile economia di Fi: «Quando la crisi morderà davvero, la colpa sarà tutta di questo cinico ed esasperato tatticismo di Salvini».

Ma c'è chi dà ragione al Capitano ed è il governatore ligure Giovanni Toti: «Salvini dice una cosa che sembrano ripetere in tanti ultimamente: il centrodestra non può essere riappiccicato secondo vecchi schemi con lo scotch.

Occorre avere il coraggio di cambiare, di mettersi in gioco. Penso che il centrodestra possa tornare a dire qualcosa al Paese ma lo deve fare cambiando se stesso. Le primarie di Bari e Foggia sono state un bellissimo esempio di collaborazione e competizione costruttiva».

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