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"In privato Gratteri vide Palamara prima di andare in Commissione"

È giusto che un magistrato e un membro del Csm come Luca Palamara si vedano alla vigilia di un'audizione della Prima Commissione nella quale si discute del futuro di un altro importante magistrato e di un intero Tribunale?

"In privato Gratteri vide Palamara prima di andare in Commissione"

È giusto che un magistrato e un membro del Csm come Luca Palamara si vedano alla vigilia di un'audizione della Prima Commissione nella quale si discute del futuro di un altro importante magistrato e di un intero Tribunale? Probabilmente no. Non è ancora chiaro se si tratti o meno di una delle «gravi e vaste distorsioni nelle decisioni del Csm» di cui parla il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, anche perché tra i protagonisti della vicenda c'è Nicola Gratteri, il coraggioso pm antimafia che vive blindato da trent'anni e che le cosche vorrebbero morto. Ma tant'è. Galeotte furono le conversazioni whatsapp captate dal trojan nel telefonino di Palamara con Gratteri, che l'ex leader Anm in un'altra chat definisce «un matto». Niente di inedito. Il problema è la tempistica di queste conversazioni. A ricostruire per tabulas è Ivano Iai, l'avvocato dell'ex Pg di Catanzaro Otello Lupacchini, oggi a Torino, che ha affidato al Giornale le sue riflessioni.

Che i rapporti tra Gratteri e Lupacchini non siano idilliaci lo sappiamo tutti. A fine 2019 il Csm ha deciso di spostare l'ex pm della Banda della Magliana, dopo alcune battute sul modus operandi di Gratteri sull'«evanescenza» di alcune inchieste e sul fatto che delle indagini il Pg venga a conoscenza prima dalla stampa che dall'interessato. Area e Magistratura indipendente chiedono che Lupacchini se ne vada da Catanzaro. Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede sottoscrive. E così è.

Ma i rancori tra i due iniziano ben prima e finiscono al Csm. È la procedura 27/R.S./2018. Il Csm dispone due audizioni riservate e separate tra loro il 25 luglio 2018, dalle 14 alle 15 per Lupacchini, il giorno dopo dalle 11.40 alle 12.35 per Gratteri.

«Solo adesso siamo venuti in possesso di una limitata sequenza di messaggi estrapolati dalla chat di Palamara - dice Iai al Giornale, che ha già investito del caso la Procura di Perugia - emerge che alle ore 20.58 del 25 luglio 2018, ossia dopo l'audizione riservata di Lupacchini, il dottor Gratteri effettuò una chiamata whatsapp dal proprio al cellulare di Palamara, che non rispose». I due allora si scambiano messaggi e fissano un appuntamento per il giorno dopo per un caffè («Alle 8.10 al cigno viale Parioli»). Dopo l'audizione di Lupacchini e prima di quella di Gratteri, il pm di Catanzaro e Palamara si videro «da buoni conoscenti» in privato.

Di cosa hanno parlato? «Inevitabile ipotizzare, salvo smentite degli interessati, che il tema fossero le audizioni», azzarda Iai.

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