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La profezia di Paolo Mieli: "Presto il voto anticipato"

Paolo Mieli è sicuro: l'ipotesi di un ritorno alle urne potrebbe essere dietro l'angolo. Ecco perché potrebbe esserci un nuovo voto dietro l'angolo

La profezia di Paolo Mieli: "Presto il voto anticipato"

Paolo Mieli è sicuro: l'ipotesi di un ritorno alle urne potrebbe essere dietro l'angolo. Di fatto l'editorialista del Corriere della Sera citando un'analisi dell'ex rettore della Bocconi, Guido Tabellini, avanza lo scenario di una crisi di governo imminente. Secondo Mieli l'ora "x" potrebbe scattare a gennaio quando "sarà chiaro che l'economia non riparte (o è in recessione) e che l'équipe di Giuseppe Conte non è in grado di far fronte alle emissioni di titoli". Secondo quanto riportato dall'ex direttore del Corriere della Sera la situazione potrebbe degenerare perché nel resto del mondo i movimenti sovranisti e populisti hanno spesso al timone un leader che non divide la posta con alleati. E questo non è il caso dell'Italia dove il governo è costituito da due anime che nei mesi si sono praticamente allontanate e distinte dopo un'unione iniziale. Il tutto, secondo Mieli, frutto dei sondaggi estivi che davano la sponda leghista in netto vantaggio su quella grillina. "Questi effetti hanno un costo specifico addirittura più alto di quello delle fantasiose misure proposte. […] Ora un accordo con l'Unione Europea lo si potrà anche trovare […] ma è improbabile che, una volta rotto l'accordo tra le forze di governo, i mercati tornino a fidarsi delle prospettive del nostro Paese. È ormai chiaro che stiamo vivendo una fase di passaggio e che solo la vittoria nelle urne di una coalizione il cui programma sia stato votato dagli elettori potrà offrire stabili prospettive", spiega Mieli.

Infine arriva la vera e propria "profezia": "Un Monti redivivo avrebbe minori probabilità di successo persino di Conte. Quanto all' ipotesi di un governo di centrodestra che nascesse con l'acquisto di parlamentari grillini o della sinistra […] essa appare davvero poco realistica.

È per questo che, a meno di miracolose riconversioni alla concordia, il tema delle elezioni anticipate tornerà presto d'attualità".

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