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Le simulazioni del voto: il centrodestra domina e vincerebbe in ogni caso

Tutti gli scenari danno la maggioranza alla coalizione formata da Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia. M5S e Pd proveranno l'inciucio per evitare il clamoroso flop alle urne

Le simulazioni del voto: il centrodestra domina e vincerebbe in ogni caso

Il 2021 inizia con un'ottima notizia per il centrodestra: dominerebbe la scena politica e vincerebbe in ogni caso. È questo ciò che emerge dall'ultimo sondaggio realizzato da Ipsos per il Corriere della Sera, secondo cui alla coalizione formata da Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia verrebbe attribuita la maggioranza in tutti gli scenari ipotizzati. La rilevazione si basa sull'attuale legge elettorale, il Rosatellum, e tenendo conto delle norme previste dalla legge vigente per quanto riguarda la simulazione sui seggi ottenibili nella parte proporzionale (Azione, Italia viva e Sinistra italiana/Liberi e uguali parteciperebbero alla ripartizione dei seggi assegnati con metodo proporzionale alla Camera ma non al Senato).

Gli scenari in campo sono due: il primo prevede la tripartizione tra centrodestra (Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia e liste minori del centrodestra), centrosinistra (Pd, Si/Leu, Iv, Azione e liste minori del centrosinistra) e Movimento 5 Stelle; il secondo invece prende in considerazione la contrapposizione tra centrodestra e una coalizione tra le quattro forze giallorosse che sostengono il secondo governo guidato da Giuseppe Conte. Come già detto, in entrambe le ipotesi il centrodestra avrebbe la maggioranza.

L'inciucio giallorosso

Nel primo caso il centrodestra potrebbe godere di ben 222 seggi alla Camera (di cui 106 assegnati alla Lega) contro i 123 stimati per il centrosinistra (di cui 84 vanno al Partito democratico) e 51 per il Movimento 5 Stelle. Anche al Senato il centrodestra avrebbe la meglio con 115 seggi; al centrosinistra ne verrebbero assegnati 58 mentre ai grillini solamente 23. Nella seconda simulazione invece il vantaggio sarebbe più ridotto per il centrodestra (212 seggi alla Camera e 109 al Senato). Ecco perché dem e pentastellati potrebbero cercare l'inciucio per fermare il treno avversario.

Tuttavia i giochi, come spiega il sondaggista Nando Pagnoncelli, non sono affatto chiusi. Sia perché nei collegi uninominali i rapporti di forza tra le coalizione sono caratterizzati da ampi margini di incertezza, sia perché la simulazione si basa sugli orientamenti di voto più recenti. Dunque le carte in tavola potrebbero subire qualche variazione con la campagna elettorale che risulterà decisiva. Molto dipenderà anche dall'andamento dell'emergenza Coronavirus e dal modo in cui l'esecutivo giallorosso risponderà alle sfide che il nostro Paese non può affatto fallire. Senza dimenticare che su Giuseppe Conte domina sempre l'ombra di una crisi minacciata a più riprese da Matteo Renzi: se l'opzione rimpasto appare del tutto scartata, allora a Italia Viva non resterà che staccare la spina.

Ma solamente con il ritorno anticipato alle urne si potrà scoprire quale sarà effettivamente il nuovo Parlamento tenendo conto pure della riduzione del numero dei parlamentari.

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