"Recupereremo sette miliardi di euro grazie alla lotta all'evasione fiscale", è la promessa, da marinai, dei giallorossi. Ma la cifra fa alzare entrambi i sopraccigli, perché sa tanto di sparata molto poco realizzabile in concreto. La nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza è un "mischione" di promesse e provvedimenti, ma latitano le coperture. Una Finanziaria 2020 da trenta miliardi di euro nei quali però ne mancherebbero cinque.
E allora dove sono stati "trovati"? Nella lotta all'evasione fiscale. Insomma, il governo di Movimento 5 Stelle e Partito Democratico promette di recuperare 7 miliardi di euro – per l’esattezza, 7,2 mld – attraverso i furbetti che eludono il Fisco.
Sette miliardi e due cento milioni di euro sono, come ricorda Il Messaggero, lo 0,4 del Prodotto interno lordo dell’Italia: insomma, una cifra esorbitante, praticamente impossibile da recuperare nel triennio 2020-2022. Che dovrebbe essere recuperato come? Con il software di Luigi Di Maio contro gli evasori, uno strumento elettronico che incrociando i dati sarebbe capace di scovare chi evade e tutte le anomalie di pagamento.
Ammesso anche che questo marchingegno possa funzionare è assai arduo pensare, anche se si è ottimisti, che lo Stato possa mettere le mani quel "tesoro" da 7 miliardi evaso.
Motivo per il quale è caccia alla coperture e un ritorno di denaro potrebbe già arrivare, per esempio, da quella riforma del Catasto voluta dall'Europa e che potrebbe rappresentare l'ennesimo salasso sulla casa per gli italiani.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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