L'Elba non è razzista. «E non lo sono io. Si figuri che mio figlio è fidanzato con una ragazza eritrea». Ma i profughi nell'isola di Napoleone non devono arrivare, e se qualcuno aprirà le porte, avverte il sindaco di Capoliveri, Ruggero Barbetti (Forza Italia) «dovrà passare sul mio corpo». Il principale dei Comuni elbani ha fermato per ora ogni idea di trasferimento di immigrati. La prefettura di Livorno stava valutando l'ipotesi, dopo che un albergatore della zona si era proposto di ospitare un gruppo di nordafricani attraverso la mediazione della Caritas. Si era parlato di cinquanta persone in dodici appartamenti, nel residence Bel Horizonte, due stelle con vista panoramica a Capoliveri. L'albergatore ha poi frenato: solo donne e bambini. Infine, stremato, ha fatto marcia indietro. Perché all'Elba nell'ultima settimana si è alzato un polverone: Barbetti sulle barricate, il centrodestra e i sindaci dalla sua parte, il Pd contro, ma in difficoltà. L'isola vive di turismo e proprio quest'estate albergatori e ristoratori hanno festeggiato: sono stati staccati l'8% in più di biglietti di traghetti da Piombino.
Anche se le porte aperte del Bel Horizonte sono state momentaneamente socchiuse, l'allerta tra gli amministratori rimane. E sempre Barbetti sta lanciando una controproposta: i profughi siano portati «a Pianosa o sul Monte Amiata». Pianosa, l'isola dell'ex carcere di massima sicurezza. Il piano Pianosa è in valutazione da alcuni mesi, anche se il Viminale non si è mai espresso ufficialmente. Sull'isola lavora una comunità di detenuti in semilibertà, che gestiscono l'unico albergo per turisti. Calcola Barbetti: «A Pianosa si potrebbe creare un centro di smistamento, dove vengono identificati e selezionati profughi e clandestini. Come Manus Island»: l'isola della Papua Nuova Guinea dove l'Australia gestisce i migranti che arrivano dall'Indonesia. Gli ospiti potrebbero «lavorare per recuperare l'immenso patrimonio edilizio di Pianosa». Oltre all'ex carcere, «che, trasformato in albergo, potrebbe funzionare per l'accoglienza, ci sono le poi strutture dove vivevano le guardie carcerarie con le famiglie, in abbandono da venti anni».
Sul Monte Amiata i profughi comunque sono in arrivo, e in Val d'Orcia ci sono già: a
Castiglion d'Orcia, posizione dominante su una delle valli più amate dagli stranieri, oltre che da artisti e fotografi, aggiorna il sindaco di Abbadia San Salvatore Fabrizio Tondi, è arrivato un gruppo di immigrati dalla Sicilia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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