Per il momento si tratta soltanto di una proposta, ma non è la prima volta che rispunta in agenda l'ipotesi di ristabilire la leva obbligatoria. Per Roberta Pinotti la riproposizione in una qualche forma declinata in termini di utilizzo dei neo maggiorenni in un ambito di sicurezza sociale, "non è un dibattito obsoleto". Il ministro della Difesa prende a esempio i principali Paesi dell'Europa dove il dibattito è tornato all'ordine del giorno.
La discussione sul ritorno della leva obbligatoria è stata riaperta non solo in Svezia ma anche in Francia dove, alle ultime presidenziali, l'argomento è stato toccato da molti candidati, compreso il neo presidente della Repubblica Emmanuel Macron. Oggi questo dibattito viene riproposto in Italia dal ministro della Difesa che, a margine della sfilata degli Alpini a Treviso, ha ipotizzato appunto l'estensione del servizio civile. Una servizio, ha specificato, "non più solo nelle forze armate ma con un servizio civile che divenga allargato a tutti". "Da un lato - ha spiegato la Pinotti a Repubblica - per le missioni internazionali abbiamo bisogno di militari professionalmente preparati e qui la leva obbligatoria non sarebbe lo strumento più idoneo. Ma l'idea di riproporre a tutti i giovani e alle giovani di questo Paese un momento unificante, non più solo nelle forze armate ma con un servizio civile che divenga allargato a tutti ed in cui i giovani possono scegliere dove meglio esercitarlo - ha concluso il ministro della Difesa - è un filone di ragionamento che dobbiamo cominciare ad avere".
La proposta della Pinotti ha una forte eco in tutta
Italia. Il ministro ci ha, però, tenuto a precisare con un tweet di "non aver parlato di leva obbligatoria, ma di un progetto degli alpini per coinvolgere i giovani al servizio civile universale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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