Puigdemont farà scadere l'ultimatum. Palla a Rajoy

Puigdemont farà scadere l'ultimatum. Palla a Rajoy

Madrid - La notizia è arrivata ieri a tarda sera: Carles Puigdemont, il disobbediente presidente catalano oggi risponderà al premier Rajoy che dal 10 ottobre gli chiede di confermare o no l'avvenuta proclamazione della Repubblica di Catalogna. Lo farà su altri argomenti, eludendo volontariamente l'ultimatum di Madrid. Ma di dice nuovamente pronto a rilanciare un tavolo di negoziato. Questo non lascia altra strada a Rajoy se non l'attivazione dell'articolo 155 che esautorerà la Generalitat.

Ieri, Puigdemont era alla celebrazione del 77° anniversario della morte di Lluís Companys, presidente della Generalitat, ucciso dalle truppe franchiste. Davanti alla tomba dell'eroe nazionale, Puigdemont ha detto: «Pace e democrazia ispirano la decisione da prendere».

Intanto al Giornale un Mossos rivela: «Guadagno 1950 euro netti al mese, ma preferisco prenderne 300 in meno e passare al corpo della Policia Nacional. Non c'è futuro qui in Catalogna». Parole che disegnano una situazione di precarietà nei Mossos d'Esquadra, la polizia catalana che, dal 17 agosto non trova pace. Prima gli attentati islamisti a Barcellona e la durissima polemica con Madrid, colpevole di non avere passato agli agenti catalani le preziose informazioni dei servizi segreti nazionali che sapevano. Poi, sottomessi alla Guardia Civil per il controllo del referendum, hanno disobbedito a Madrid rifiutandosi d'intervenire sui votanti usando la violenza.

Come conferma El Mundo è già in atto un'emorragia all'interno dei Mossos: cinquanta agenti hanno presentato una domanda legale per entrare nella Policia Nacional, ma secondo uno studio, sarebbero almeno in cinquecento tentati dalla divisa con le mostrine della bandiera spagnola. L'incertezza economica, la fuga di capitali, l'immobilità del Govern, passato da rivoluzionario a bradipo, e il timore di essere sciolti o privati del controllo regionale a causa delle conseguenze dell'applicazione dell'art.

155, spingono ora alcuni Mossos, per lo più d'origini extra catalane, a nazionalizzarsi con la Policia. Inoltre, ci sarebbe una lista nera con gli agenti catalani contrari alla secessione. Nomi che rischierebbero di arrivare alla pensione dirigendo il traffico davanti alle scuole.

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