Coronavirus

Quasi 20mila nuovi casi. Boom di decessi: altri 151

l bollettino quotidiano sui contagi da Covid19 purtroppo scandisce cifre che portano inesorabilmente verso blocchi, chiusure e di fatto la riduzione della libertà di movimento dei cittadini.

Quasi 20mila nuovi casi. Boom di decessi: altri 151

Il bollettino quotidiano sui contagi da Covid19 purtroppo scandisce cifre che portano inesorabilmente verso blocchi, chiusure e di fatto la riduzione della libertà di movimento dei cittadini. I casi di Sars Cov2 hanno sfondato il tetto del mezzo milione. Siamo già nello scenario numero 4, colorato di rosso, che vede una diffusione non più controllata del coronavirus e dunque la necessità di misure drastiche secondo esperti e scienziati.

Crescono i ricoveri, salgono a 11.287, più 738, con una crescita del 7 per cento. I malati più gravi in terapia intensiva sono 1.128, altri 79 malati con la necessità di supporto respiratorio, pari ad un più 7,5 per cento. Dall'inizio dell' epidemia nel nostro paese sono state contagiate almeno 504.509 persone, con un incremento di 19.644 casi rispetto al giorno precedente.

Le vittime salgono a 37.210, con un incremento di 151 decessi. I soggetti attualmente positivi sono 203.182, ovvero 17.180, in più pari al più 9,2 per cento.

Numeri allarmanti tanto più di fronte ad un numero decrescente di tamponi effettuati: 177.669, ovvero 4.363 in meno rispetto due giorni fa.

Il dato da segnalare è il tasso di positività che inesorabilmente cresce e si attesta intorno all' 11,05 per cento. Quindi su 100 tamponi eseguiti 11 sono risultati positivi mentre due giorni fa era del 10,5.

E se è vero che i casi gravi al momento sono lontani dalle cifre del picco della primavera scorsa è pure vero che i contagiati sono molti di più. Il Report settimanale dell'Istituto Superiore di Sanità faceva notare come negli ultimi giorni si osserva «un importante aumento nel numero di persone ricoverate: 7.131 contro 4.519 in area medica, 750 contro 420 in terapia intensiva nei giorni 18/10 e 11/10, rispettivamente.

E sono proprio i ricoveri a fornire l'indice più evidente che l'epidemia sta alzando il tiro e che le strutture sanitaria rischiano di andare in sofferenza.

I tassi di occupazione delle degenze in area medica e in terapia intensiva in alcune regioni superano il 10 per cento e si riferiscono soltanto ai pazienti Covid in entrambe le aree. Se l'andamento epidemiologico mantiene il ritmo attuale, esiste una probabilità superiore al 50 per cento che addirittura 13 regioni raggiungano le soglie critiche di occupazione entro un mese: ovvero il 30 per cento in terapia intensiva e 40 per cento in aree mediche.

Cresce il numero dei focolai in tutto il territorio. Preoccupano in particolare i cluster nelle strutture sanitarie e nelle residenze per anziani che evidenziano come neppure nelle aree che dovrebbero essere garantite non si riesce a isolare del tutto i pazienti e il personale.

L'età media dei casi Covid19 si è attestata nelle ultime settimane a 42 anni. Dunque l'età media calcolata dall'inizio dell'epidemia è scesa a 53 anni.

In diminuzione rispetto agli oltre 60 anni nei primi due mesi dell'epidemia fino a circa 30 anni nella settimana centrale di agosto per poi risalire lentamente.

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