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Il questore di Reggio Emilia: "Corsi di legalità per i figli dei migranti"

Antonio Sbordone sostiene la necessità di insegnare ai bambini stranieri l'educazione civica. Ma c'è chi li vuole cittadini subito. E scatta la polemica

Il questore di Reggio Emilia: "Corsi di legalità per i figli dei migranti"

"Ai figli dei migranti servono corsi di legalità". Ne è convinto il questore di Reggio Emilia, Antonio Sbordone che, intervenendo a un dibattito su Sicurezza sociale e sviluppo economico ha portato alla luce il bisogno di spiegare ai figli dei migranti le regole legislative del nostro Paese.

"Dai 6 anni in avanti- ha aggiunto il questore, secondo quanto riferisce la Gazzeta di Reggio- dovremmo insegnargli alcune regole di educazione civica, che non hanno la possibilità di apprendere in famiglia. Altrimenti finiscono per aderire a gruppi di sbandati, causando danni a sé stessi e agli altri". E Sbordone sa bene quello che dice, dato l'enorme problema che interessa le ex Officine reggiane, i complessi industriali dismessi dove vivono decine di stranieri in condizioni precarie.

Le parole del questore dovrebbero assumere particolare rilievo e far riflettere quanti invocano l'approvazione dello ius culturae, facendo passare la legge Boldrini sulla cittadinanza facile. Prima, però, bisognerebbe insegnare ai piccoli arrivati in Italia le regole del vivere comune e della vita civile così come è intesa nella nostra Penisola.

Dopo le frasi del questore, si è scatenata la polemica, da parte soprattutto degli esponenti di Reggio Emilia del Partito Democratico: "Son sconcertata dalle dichiarazioni del questore che sostiene di voler promuovere percorsi di formazione alla conoscenza della legislazione italiana per i figli degli immigrati- ha scritto su Facebook il consigliere Marwa Mahmoud- Mi chiedo se li abbia mai conosciuti, ci abbia mai interagito o dialogato?". In realtà, il questore parla con cognizione di causa, dato che si è occupato della questione anche in passato e non ha mai seguito la linea dura delle ruspe. Secondo quanto riporta la Verità, infatti, quando bisognava decidere sul da farsi alle ex Officine, Sbordone aveva optato per il controllo della zona, piuttosto che per lo sgombero. "L'educazione civica caro questore andrebbe promossa, tra i banchi di scuola, per tutti i bambini senza alcuna discriminazione", ha aggiunto il consigliere.

Ma il questore ha precisato che le sue frasi, come è facile dedurre se si guarda alle azioni passate di Sbordone, non avevano alcun intento discriminatorio.

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