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"Qui un metro di neve" e l'Italia scopre l'inverno. Marche, è allerta fiumi

A Senigallia il Misa oltre il livello di guardia: "Salire ai piani alti". Allarme gelo in 9 regioni

"Qui un metro di neve" e l'Italia scopre l'inverno. Marche, è allerta fiumi

Gelo, pioggia e neve continuano a tenere sotto scacco l'Italia. L'ondata di maltempo non accenna a placarsi e non mollerà la presa neanche nei prossimi giorni. Le correnti di aria fredda in arrivo dal nord Europa porteranno ancora tanta neve. In molte regioni sono state chiuse le scuole, mentre in Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Emilia Romagna, Molise, Puglia e Umbria è scattata l'allerta gialla.

Arancione invece nelle Marche, dove preoccupano i corsi d'acqua, gonfiati da oltre 48 ore di pioggia battente. Domenica notte si sono vissute ore di paura a Senigallia e nei comuni dell'hinterland, gli stessi colpiti dall'alluvione del 15 settembre dello scorso anno. Sorvegliati speciali i fiumi Misa e Nevola, che hanno superato i limiti di guardia. I sindaci hanno chiuso diverse strade per evitare che eventuali esondazioni potessero coinvolgere i cittadini, che ieri mattina sono stati invitati a salire ai piani alti delle case in caso di emergenza. Sono state chiuse tutte le scuole fino al cessato allarme. Situazione difficile anche a Pesaro, dove il fiume Foglia viene tenuto sotto controllo. Lungo il litorale le mareggiate hanno provocato gravi danni agli stabilimenti balneari.

Stop alle lezioni anche nei Comuni dell'entroterra riminese. In provincia di Rimini due giovani sono stati salvati dalla piena di un torrente: l'onda ha travolto l'utilitaria su cui viaggiavano e si sono salvati uscendo dai finestrini. I Comuni della Valmarecchia, in provincia di Rimini, sono stati interessati da una nevicata talmente intensa che in alcuni punti la coltre bianca è arrivata fino ai due metri. Moltissime le chiamate ai vigili del fuoco di famiglie rimaste isolate. Forte vento, mare agitato e allagamenti invece sulle coste romagnole. Anche l'Umbria è stata colpita da intense nevicate che hanno provocato molti disagi alla circolazione e costretto molti comuni a tenere chiuse le scuole. Norcia, Cascia, Preci e tutti gli altri borghi della Valnerina a valle dell'Appennino umbro sono sotto 40 centimetri di neve. Anche le casette dei terremotati. Abbondanti fiocchi bianchi pure a Perugia, dove sono dovuti intervenire mezzi spargisale e spazzaneve sulle strade. Neve anche a quote basse, a Foligno, Spoleto, Gubbio e Terni. Imbiancata anche Assisi. Ad Amatrice, in provincia di Rieti, in tre-quattro ore è caduto un metro di neve. Il sindaco del paese, Giorgio Cortellesi, parla di «situazione disastrosa». È stata allertata la protezione civile per cercare di aprire le strade. Scarseggiano turbine e lame per pulirle. Situazione allarmante a Rieti, al punto che l'amministrazione comunale ha invitato i cittadini a mettersi alla guida soltanto in caso di assoluta necessità. Stesso invito è arrivato dal sindaco de L'Aquila, Pierluigi Biondi. In Toscana al codice giallo per la neve da ieri notte si è aggiunto anche quello per il ghiaccio. Nell'aretino ci sono frazioni completamente isolate e senza luce. Sul Monte Falco il soccorso alpino ha salvato un gruppo di escursionisti in difficoltà. A Trieste, a causa del forte vento di Bora che ha fatto registrare raffiche fino a 120 km orari, è stata disposta la chiusura in via cautelativa del Parco storico del Castello di Miramare. Il vento forte preoccupa anche in Veneto, in particolare in quota, con un pericolo valanghe di grado 3 sulle Dolomiti. Scendendo lungo lo stivale le condizioni meteo non migliorano di molto.

Scuole chiuse in alcuni comuni del Molise e neve fino in Puglia, Basilicata e in Sicilia.

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