Quirinale, un tweet di Riotta su "gay" manda in confusione i suoi followers

Il riferimento del presidente Mattarella al piccolo Stefano Gaj Taché crea un fraintendimento nel popolo di Twitter

Quirinale, un tweet di Riotta su "gay" manda in confusione i suoi followers

“Donne disabili emigranti malati Resistenza Mafia giovani disoccupati imprese studenti perfino accenno a gay #MattarellaPresidente cita tutti". Questo è il tweet incriminato per cui Gianni Riotta, editorialista della Stampa, è stato subissato di critiche dai suoi followers per non aver capito che il presidente Sergio Mattarella non si riferiva agli omosessuali ma a un bambino. Si tratta del piccolo Stefano Gaj Taché, un ebreo di due anni ucciso nell'attentato alla sinagoga di Roma il 9 ottobre del 1982. C’è chi commenta ironicamente: "Gay? ma dove? ti sei fatto un grappino eh!" e chi lo sfotte: "Ha capito tutto come al solito...".

Un altro follower gli fa la lezioncina: "Ha parlato di Stefano Gaj Tachè non dei gay... Vabbè quando ha un minuto si informi magari..." . Poi il giornalista prova a difendersi scrivendo: “Si legga tra le righe frase sugli affetti…”ma i suoi seguaci sembrano proprio non capirlo. Pochi dopo Riotta pubblica un altro tweet dove lega l’Isis all’attacco all’uccisione del bambino citato dal presidente Mattarella: "Ora Isis decapitazioni Medio Oriente e attacco alla Sinagoga a Roma con la morte del piccolo Stefano 1982".

In realtà il passaggio a cui si riferiva il giornalista viene poi finalmente citato da un altro dei suoi follower che svela così l’arcano scrivendo: "Libertà come sviluppo dei diritti civili, nella sfera personale e affettiva": allusione a nuove leggi?.

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