Ragazza rapinata e violentata: arrestato uno spacciatore tunisino

La giovane si è liberata dopo ore di incubo in balìa dell'uomo

Ragazza rapinata e violentata: arrestato uno spacciatore tunisino

La brutta notizia è che una ragazza di 25 anni è stata violentata in un magazzino abbandonato a Brescia; la bella notizia è che il suo aguzzino è stato arrestato: si tratta di un pusher tunisino di 46 anni, senza fissa dimora.

«È caduta in una trappola - ricostruisce la vicenda «Il Giornale di Brescia» -. Prima è stata rapinata e poi costretta a subire almeno due rapporti sessuali fino a quando non è riuscita a liberarsi e fuggire. L'incubo della giovane è finito al comando della Polizia Locale di Brescia».

Qui la ragazza, tra le lacrime e supportata da agenti specializzati nella gestione delle vittime di abusi sessuali, ha reso la sua drammatica testimonianza e permesso di avviare l'indagine che si è conclusa in poche ore con l'arresto del colpevole, raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita dal nucleo giudiziario della Polizia Locale.

Il tunisino finito in manette era il pusher cui la giovane si era rivolta in cerca di droga. Da lì è cominciato il suo incubo. Un orrore che si è concretizzato attraverso due stupri da parte di un uomo che non ha avuto pietà della sua giovane «cliente». Una tragedia consumatasi all'interno di un magazzino abbandonato e protrattosi per ore, prima che la ragazza riuscisse a liberarsi, scappare e a fare l'allarme. L'episodio risalirebbe al 12 settembre scorso, all'interno dello stesso stabile già segnalato per degrado e pericolosità sociale e che infatti verrà sgomberato solo poche settimane più tardi, alla fine del mese. Nel triangolo della socialità all'incontrario, in Via Nicolini tra Via Milano e il quartiere Fiumicello.

La giovane si sarebbe rivolta a lui per acquistare della droga. La ragazza vittima di questa brutta avventura è alle prese con una pesante condizioni di tossicodipendenza da eroina. La giovane si è avventurata all'interno di quel palazzo, dove poi ha incontrato il 46enne: lui le avrebbe promesso lo «scambio», e invece all'interno di quello stabile abbandonato è accaduto ben altro. Un incubo per la giovane bresciana che - come già detto in precedenza - è stata prima rapinata e poi violentata. Per due volte.

Il tunisino le avrebbe prima rubato il cellulare, costringendola a seguirlo all'interno dell'immobile abbandonato. Per poi abusare di lei. Un dramma consumato all'interno di un contesto squallido e di estremo degrado.

La dinamica dell'accaduto è al vaglio degli inquirenti, ma la prove contro lo straniero sarebbero schiaccianti.

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