«L'autore materiale del delitto sono io». Ha confessato, in aula il muliebre Gabriele Defilippi in una dichiarazione spontanea resa nell'ambito del processo che lo vede imputato, insieme a Roberto Obert, per l'omicidio di Gloria Rosboch, l'insegnante di Castellamonte truffata dal ragazzo e scomparsa da casa nel gennaio 2016. Fu ritrovata cadavere alcune settimane dopo in una discarica nei boschi del Canavese. Il ventiduenne dai mille volti ieri si è portato dietro due fogli protocollo, scritti di suo pugno, in cui di fatto scagiona il complice e amante Obert sostenendo di essere lui l'autore materiale del delitto.
Per Defilippi, al termine della requisitoria, il pm di Ivrea, Giuseppe Ferrando, ha chiesto l' ergastolo; 20 anni invece per Roberto Obert.
Il suo legale, l'avvocato Giorgio Piazzese, non è sembrato spiazzato. Anzi anche la confessione appare frutto di una precisa strategia processuale. «Adesso cercheremo di limitare i danni, Gabriele è un ragazzino con molti problemi, l'obiettivo è evitare che marcisca in carcere», ha detto il difensore. «Se la Procura avesse disposto una perizia psichatrica - spiega Piazzese - queste cose le avrebbe dette molto tempo prima. Adesso proveremo a far capire al giudice che Gabriele deve essere curato». Unaconfesione, questa di gabriele, che ha impedito al pm il contraddittorio. «Una scelta indotta dai suoi avvocati? Chiedetelo a loro.» ha detto il pm al termine della sua requisitoria.
Al termine della requisitoria, l'accusa ha chiesto anche il rinvio a giudizio per Caterina Abbattista, la madre di Gabriele che, secondo l'accusa, avrebbe avuto un ruolo nel delitto.La donna, a differenza dei due imputati che hanno scelto l'abbreviato, ha optato per il rito ordinario. La prossima udienza, con le repliche delle difese, è prevista il 6 luglio.
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