Il Campidoglio smentisce che ci sia un fondo di verità dietro all'insdiscrezione secondo cui Virginia Raggi avrebbe pronto un nome per guidare il suo gabinetto. Uno che, fosse scelto, indicherebbe una selta in autonomia del sindaco di Roma, non necessariamente ben vista da tutto il Movimento.
È La Stampa a tracciare il profilo dell'uomo in pole position per la carica, ripercorrendo a ritroso la carriera di Marco Agostini, prima imprenditore e ora vicepresidente di una profit che dà lavoro ai disabili, ma soprattutto e prima di tutto militante storico del MeetUp 5 Stelle romano.
Dalla Capitale Agostini ha sempre fatto da contatto tra il MeetUp e Gianroberto Casaleggio. È però anche l'uomo che, nel 2013, causò più di un problema all'interno della compagine a 5 Stelle, per i dissidi tra Roberta Lombardi e i suoi avversari.
Nel settembre 2013 poteva essere assunto alla Camera per lavorare nella
comunicazione, dice ancora La Stampa, ma divenne poi vittima di uno scontro tutto interno a M5S.Ora la Raggi vorrebbe ripescare Agostini dal dimenticatoio in cui è stato costretto. Una scelta in autonomia, e un segnale forte.
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