Rai, debutta "Povera patria". Polemiche per il servizio sul signoraggio bancario

Ottimo risultato di share e pubblico. Gli economisti all'attacco sui social

Rai, debutta "Povera patria". Polemiche per il servizio sul signoraggio bancario

Ha esordito nella seconda serata di venerdì 25 gennaio il nuovo programma di Rai2 "Povera patria". Una rubrica fortemente voluta dal nuovo direttore di rete Carlo Freccero che si propone di "raccontare il mondo attraverso la conflittualità", con l'obiettivo analizzare "i mutamenti economici, politici e sociali sia dal punto di vista del senso comune, sia da quello del pensiero non conforme".

La prima puntata aveva un ricco parterre di ospiti: oltre alla conduttrice Annalisa Bruchi, affiancata da Aldo Cazzullo con le sue interviste e da Alessandro Giuli per gli editoriali, sono intervenuti anche il vicepremier Matteo Salvini e il ministro per gli Affari europei Paolo Savona. Il pubblico ha risposto presente: 5,9% di share con oltre 300mila spettatori, un dato importante per gli standard dei programmi notturni.

E scoppia subito un caso: ha fatto discutere il servizio sul signoraggio bancario, andato in onda con la firma proprio di Alessandro Giuli. Un pezzo che ha suscitato le critiche di alcuni economisti, rimbalzate sui social network e in particolare via Twitter. "Su quali libri di testo e articoli di economia vi siete basati per questo orrore?", ha commentato Riccardo Puglisi, professore associato di economia all'Università di Pavia. Mentre Mario Seminerio, creatore del blog Phastidio sui temi economici molto seguito, ha accusato la trasmissione di essere: "una discarica di fake news". Secondo un articolo di Repubblica, oltre ad alcune imprecisioni, l'errore principale sta nel non aver citato l'incidenza dell'inflazione sulle scelte di politica economica: la decisione di svincolare la Banca d'Italia dall'obbligo di acquistare i titoli di Stato non venduti, infatti, ha permesso di arginare la crescita dei prezzi che era arrivata, a inizio anni '80, fino al 18%. Alle accuse ha risposto Giampaolo Rossi, consigliere d’amministrazione Rai: "Il ministro Paolo Savona, presente in studio, non ha avuto nulla da obiettare. La nuova Rai sta scardinando l’ipocrisia del mainstream.

La prima puntata di ’Povera Patria' ha proposto anche un’inchiesta sulla mafia nigeriana, argomento che prima era tabù, parlarne portava ad essere tacciati di razzismo e xenofobia. Raidue è un laboratorio di nuova informazione".

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