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Raid contro la Lega, fuoco in sede a Firenze. Ma la sinistra tace

Ennesimo atto vandalico contro il Carroccio. Erano presenti 15 persone durante l'attacco

Raid contro la Lega, fuoco in sede a Firenze. Ma la sinistra tace

Se si tratta dei raid di CasaPound parte la grande indignazione della sinistra con parole grosse e titoloni. Quando invece ad essere vandalizzate sono le sedi dei partiti di centrodestra nessuno alza un dito.

Giovedì un atto gravissimo è accaduto a Firenze alla sede della Lega in viale Corsica. «Hanno cercato di dare fuoco alla sede della Lega a Firenze, ci trovavamo all'interno per una riunione e abbiamo spento subito la fiamma», la denuncia, con un post su Facebook, arriva dal segretario comunale del partito Federico Bussolin. «Ero in riunione con alcuni militanti, improvvisamente sento bussare ad una finestra, era verso le 21,30. Esco perché pensavo fosse un iscritto che voleva entrare, e invece vedo questa fiamma che ricopriva i citofoni. Quindi, citofoni da rifare e, per di più, non ho trovato nessuno fuori. Poteva finire molto peggio. Ma è stata solo una fortuna. Quanto avvenuto non è stato solo l'ennesimo atto intimidatorio nei confronti della Lega, perché al suo interno c'erano circa 15 persone», continua. La sede fiorentina (e toscana) della Lega era stata inaugurata lo scorso 24 dicembre 2021, alla presenza del leader del Carroccio Matteo Salvini. E proprio il segretario federale ha prontamente condannato quanto accaduto: «La mia solidarietà ai presenti. Pensate di farci paura? Mai. Avanti a testa alta!». «Speriamo sia un episodio isolato», il commento del prefetto, Valerio Valenti che spera come le «telecamere permettano di risalire ai responsabili».

A dire il vero il Pd Toscano si è espresso: «Di nuovo un attacco alla sede di un partito. Massima solidarietà alla Lega di Firenze. Dobbiamo insistere sulla necessità di una politica civile, arginando e isolando qualsiasi comportamento, dai toni alle azioni, che inquini il clima del confronto». Ma a parte questo, nessuna ondata di indignazione a livello nazionale. E non è la prima volta.

Decine e decine sono stati gli attacchi alle sedi della Lega. Solo per citare gli ultimi. Ad aprile a Riccione i vandali hanno cercato di strappare le vetrofanie sulle vetrine della sede della Lega e hanno poi attaccato sul vetro un adesivo del Partito Comunista. Ad inizio anno la porta di ingresso della sede della Lega di Tolmezzo è stata imbrattata da dei vandali che hanno scritto con un pennarello nero «No Salvini» cercando di coprire con degli scarabocchi anche il simbolo del movimento. A gennaio venne danneggiata la sede della Lega di Melegnano: scardinata la porta del capannone di via Castellini in cui si trovano militanti.

Ad ottobre 2021 ad essere presa di mira è stata la sede di Como. A febbraio 2022 toccò alla sede di Fratelli d'Italia di Fermo che venne devastata. Un luogo storico, da anni riferimento per il partito di Giorgia Meloni. A novembre 2021 a Grosseto venne portata via la targa della sede. Nel febbraio 2018 vetrate rotte nella sede di Massa e nel marzo, a Firenze, vandali in azione ancora contro la sede di Fratelli d'Italia e Casaggì.

Stessa sorte per Forza Italia. Ad aprile raid vandalico in pieno centro storico a Mantova ai danni della sede provinciale. Sempre ad aprile ignoti smontano e rubano l'insegna del partito alla sede di Margherita di Savoia. E poi ancora Bologna, Campi Bisenzio, Pagani.

Naturalmente se sono i fascisti a distruggere, grandi titoloni, dibattiti ed interrogazioni parlamentari, minacce di scioglimento di partiti politici.

Quando, invece, sono i comunisti, tutto bene.

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