
Una rapina in stile Arancia Meccanica quella messa a colpo nella notte tra venerdì e sabato nella villa di Ameglia, in provincia di La Spezia, del noto avvocato divorzista ed esperta di diritto di famiglia Annamaria Bernardini de Pace (nella foto). Tre ladri hanno fatto irruzione nella residenza, sequestrando per ore e aggredendo brutalmente il custode, per poi devastare la proprietà, furiosi per non aver trovato quello che si aspettavano. Magro, infatti, il bottino del colpo, ingentissimi i danni. Mentre il custode è finito in ospedale con contusioni varie e uno spavento che non dimenticherà facilmente.
Erano armati e mascherati i tre uomini che hanno assaltato la «Villa della rane e delle rose» nella frazione di Montemarcello, di proprietà dell'avvocato pugliese che esercita nel Foro di Milano, ex suocera di Raoul Bova, da settembre anche giudice del programma «Forum», sulle reti Mediaset. La sera della rapina la Bernardini per sua fortuna non era in casa. C'era il custode, che lavora da lei da 23 anni. È stato lui a sorprendere i malviventi a tarda notte, dopo aver notato una luce accesa nella villa. Convinto di averla spenta in precedenza, l'uomo si è insospettito ed è andato a controllare. Si è trovato davanti i tre ladri incappucciati, che lo hanno immobilizzato, rendendolo inoffensivo e picchiandolo per costringerlo a rivelare i codici necessari ad aprire la cassaforte e ad indicare il nascondiglio degli oggetti di valore. Lo hanno minacciato di morte nel caso non avessero trovato i gioielli.
Trovata la cassaforte, i tre sono riusciti a forzarla ed ad aprirla, ma evidentemente hanno ritenuto insufficiente quello che hanno trovato all'interno: niente preziosi, solo poche migliaia di euro. Un magro bottino, che avrebbe fatto scattare la furia dei malviventi, spingendoli a distruggere arredi, devastare suppellettili, infrangere vetrate e spaccare tutto quello che si sono trovati sotto mano. Una devastazione che secondo una prima stima avrebbe provocato nella villa danni per almeno un centinaio di euro. Dopo il raid, i ladri sono fuggiti portando via il poco che hanno trovato, mentre il custode è riuscito a liberarsi e a chiamare le forze dell'ordine. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Sarzana, guidata dal comandante Marco Da San Martino, che si sono messi al lavoro per cercare di risalire ai responsabili, per quantificare i danni all'immobile e il valore dei beni sottratti. La villa è stata passato al setaccio a caccia di impronte digitali o altri elementi riconducibili ai rapinatori. Si cercano eventuali tracce del loro passaggio nelle telecamere di sorveglianza della zona.
Dopo essere stato medicato per alcune contusioni al pronto soccorso dell'ospedale San Bartolomeo di Sarzana, il custode è stato interrogato per cercare elementi utili all'inchiesta.
Sconvolta la padrona di casa.
«Mi sono sentita stuprata per corrispondenza», ha commentato Anna Maria Bernardini de Pace al Corriere di Bari, molto dispiaciuta per l'esperienza allucinante vissuta dal suo collaboratore. L'avvocato ha sporto denuncia per rapina e sequestro di persona.