Il rapporto dell'Inail: "Infortuni in calo". E la premier rilancia la lotta al caporalato

La relazione evidenzia che nel '24 si conferma la contrazione degli infortuni sul lavoro

Il rapporto dell'Inail: "Infortuni in calo". E la premier rilancia la lotta al caporalato
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Il 2024 si è chiuso con 593mila denunce di infortunio e 1.202 morti sul lavoro, uno in più rispetto all'anno prima. È quanto rileva la relazione annuale dell'Inail che sottolinea un aumento delle malattie professionali al livello più alto dal triennio 1976-78. "Garantire la salute e la sicurezza sul lavoro è una priorità dell'azione di questo governo" afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo con un videomessaggio alla presentazione della relazione, illustrata dal presidente dell'istituto Fabrizio D'Ascenzo. "Stiamo contrastando con forza il caporalato perché lo sfruttamento del lavoro è un crimine odioso che è una nazione civile non può accettare".

La relazione evidenzia che nel '24 si conferma la contrazione degli infortuni sul lavoro, ovvero nello svolgimento dell'attività lavorativa (-1,9%, da 421.533 a 413.517), mentre aumentano quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro, che sono tornati sui livelli pre-pandemia (+3,1%, da 97.939 a 101.000).

"Il calo complessivo del numero di infortuni sul luogo di lavoro nel 2024 consente di affermare che le politiche attuate da questo governo iniziano a produrre impatto positivo - spiega il direttore generale dell'Inail Marcello Fiori -. Scorporando la componente degli infortuni nel tragitto verso il luogo di lavoro, e di quelli occorsi agli studenti, le denunce presentate nel 2024 sono diminuite".

Quasi il 90% degli infortuni avvenuti in occasione di lavoro riguarda la gestione Industria e servizi, il 5,9% l'Agricoltura. I casi mortali sul lavoro sono diminuiti del 3,5% (da 918 a 886). Le Costruzioni si confermano il comparto con più decessi (182), seguito da Trasporti (132) e Manifatturiero (118). I casi mortali denunciati nella Sanità e assistenza sociale sono 20, due in più dell'anno precedente (nel 2020, nella fase più acuta della pandemia, furono quasi 200).

Nel 2024 le patologie di origine professionale denunciate all'Inail sono salite a oltre 88mila. Rispetto alle quasi 73mila del 2023, l'incremento è del 21,8%.

Per la ministra del Lavoro Marina Calderone "dobbiamo prevenire e proteggere, ma anche formare, informare, coinvolgere. Non possiamo rassegnarci all'idea che il lavoro implichi inevitabilmente un tributo di sangue o dolore".

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