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Re Carlo e il cancro. Il sovrano in tv: "Diagnosi precoce così ridurrò le cure"

La buona notizia: "Potrò diminuire la terapia nel 2026. Grazie ai medici"

Re Carlo e il cancro. Il sovrano in tv: "Diagnosi precoce così ridurrò le cure"
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Un messaggio personale, a tratti commovente e totalmente inedito per un sovrano britannico, a distanza di quasi due anni dalla diagnosi di cancro del febbraio 2024, annunciata tramite un comunicato di Buckingham Palace. Re Carlo III, 77 anni, rompe con la tradizione della Casa Reale, che ha sempre considerato la salute una questione privata, e sceglie di parlare della sua malattia in tv, per la campagna Stand Up To Cancer, promossa da Cancer Research Uk e Channel 4. Lo fa per sottolineare l'importanza di una diagnosi in tempi rapidi, mentre spiega che il suo "percorso di recupero" andrà avanti, ma che si sente "ottimista", nonostante la scoperta iniziale della malattia per lui, come per milioni di persone nel mondo, "potrebbe sembrare sconvolgente". "Oggi sono in grado di condividere con voi la buona notizia: grazie alla diagnosi precoce, all'intervento efficace e al rispetto delle prescrizioni dei medici, il mio programma di cure contro il cancro potrà essere ridotto nel nuovo anno", spiega il sovrano.

È una mossa non convenzionale quella di Re Carlo III, in carica da tre anni, una mossa insolita come lo è stato il video della principessa Kate, moglie dell'erede al trono William, anche lei per duri mesi alle prese con una diagnosi di tumore scoperta a marzo 2024 e che ha deciso di annunciare al Regno quasi immediatamente tramite un video in cui ammetteva lo shock per la scoperta della malattia, per poi raccontare a distanza di sei mesi in un secondo filmato che ha commosso il mondo, l'uscita dal tunnel, la remissione, ma soprattutto le paure attraversate, la fragilità e al tempo stesso la forza scoperte, compresa l'intenzione di voler difendere la privacy della famiglia per proteggere i figli, con un appello alla nazione perché quella riservatezza venisse rispettata.

Ora tocca al sovrano in persona. Carlo non è mai entrato nei dettagli della sua malattia, scoperta durante un intervento alla prostata, e ha solamente specificato per evitare speculazioni che il suo non è un cancro alla prostata. Appena ha potuto, come Kate, il monarca è subito tornato ai suoi appuntamenti pubblici e ai suoi doveri reali, anche grazie al prezioso sostegno della moglie Camilla. Ma ora il Re vuole andare oltre. Metterci la faccia per convincere che la "prevenzione salva la vita" e la allunga, mentre si prevede che le diagnosi di cancro nel mondo raggiungano quota 20.5 milioni nel mondo, ma con importanti progressi nelle cure. Con un messaggio registrato due settimane fa a Clarence House, il capo di Stato del Regno Unito (e di 15 Paesi del Commonwealth) sottolinea di fronte all'opinione pubblica l'importanza dei controlli preventivi e il valore della diagnosi precoce, perché anche nel Regno Unito, come nel nostro Paese, in troppi ancora bypassano i test salvavita, anche quelli offerti gratuitamente dal Servizio sanitario nazionale. Gli esami di controllo, il processo di screening - spiega Re Carlo - non è stato così "spaventoso, imbarazzante o scomodo" come alcuni immaginavano, a parte "qualche piccolo inconveniente". Carlo non dice, tuttavia, se la malattia è in remissione.

Si chiude dunque un altro anno complesso per la Famiglia reale, alle prese con i dolori di molti comuni mortali, compresa la frattura tra il Re e il figlio minore, il ribelle Harry (che gli ha fatto visita dopo la malattia, ma con cui i rapporti rimangono tesi) e i guai del principe Andrea, finito nel tritacarne dello scandalo Epstein e per questo praticamente cacciato dal Palazzo, costretto a lasciare il

Royal Lodge, la residenza reale a Londra, dopo che il sovrano gli ha tolto anche i titoli reali. Ma il 2026 è alle porte. Con la "buona notizia" che Carlo annuncia alla nazione per incoraggiare se stesso e l'intero Paese.

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