Coronavirus

Record di casi nel mondo. L'Oms bacchetta l'Europa

La Francia: tampone a chi arriva da 16 Paesi. Negli Usa l'appello per un nuovo lockdown

Record di casi nel mondo. L'Oms bacchetta l'Europa

Restrizioni più rigorose. È l'indicazione dell'Oms che ha espresso preoccupazione per il ritorno dei casi di coronavirus nel mondo (ieri incremento record di 284.196 casi e 9.753 decessi) ma anche in Europa invitando i governi, se necessario, ad adottare misure più rigide per arginare i contagi. Giovedì il numero delle infezioni nel continente aveva superato i tre milioni, un quinto degli oltre 15 milioni di casi al mondo. L'Europa resta la più colpita in termini di morti, con 206.633 su 627.307. «La recente ripresa dei casi Covid-19 in alcuni Paesi a seguito dell'allentamento delle misure di distanziamento sociale è certamente motivo di preoccupazione - ha detto un portavoce dell'Oms -. Laddove compaiono nuovi focolai, questi devono essere controllati attraverso interventi rapidi e mirati, tra cui il rapido rilevamento e l'isolamento dei casi, la tracciabilità e la quarantena dei contatti. Potrebbe essere necessaria la reintroduzione di misure più rigorose». Alcuni Paesi hanno già raccolto l'appello. Il primo ministro francese, Jean Castex, ha annunciato tamponi obbligatori per i viaggiatori che arrivano da 16 Paesi, tra cui gli Usa, dove la diffusione del Covid-19 «è ancora particolarmente alta». Nella lista anche: Algeria, Marocco, Israele, Turchia, Sudafrica, Brasile, Cile, Emirati Arabi Uniti, India, Messico, Serbia, Qatar, Montenegro, Panama, Perù e Kuwait. «La Francia non ha ancora aperto a viaggi da e per questi Paesi, per questo i tamponi saranno solo per i cittadini francesi che vivono lì o i cittadini di queste nazioni residenti in Francia, gli unici autorizzati a entrare», ha spiegato Castex. Dal 1° agosto i viaggiatori da questi Paesi devono esibire un test che attesti che non sono portatori del virus. «Sappiamo che in alcuni di questi Paesi non esiste una strategia di screening e che l'accesso ai test è difficile e per questo abbiamo deciso per i test all'arrivo», ha concluso il premier.

E a due mesi dalla riapertura dei confini all'interno dell'Ue, c'è il primo caso di restrizione di viaggio tra Paesi dell'Ue. La Finlandia ha inserito l'Austria nella «lista rossa» imponendo una quarantena di 14 giorni a chi proviene da lì. Questo a causa dell'incremento dei casi giornalieri nei Laender austriaci, che hanno portato il governo di Sebastian Kurz a reintrodurre l'uso obbligatorio delle mascherine. Stesso provvedimento nei confronti di Svizzera e Slovenia.

E mentre in Gran Bretagna è stato introdotto l'obbligo di indossare la mascherina in tutti i negozi, in Belgio è morta una bambina di tre anni per Covid. Aveva patologie pregresse ma è la vittima più giovane registrata nel Paese, dove il numero dei contagi è aumentato dell'89 per cento rispetto alla scorsa settimana e si è arrivati a 65mila casi.

In Usa, dove sono stati superati i 4 milioni di casi, 150 esperti tra medici, scienziati, insegnanti, infermieri hanno firmato una lettera indirizzata ai leader politici in cui chiedono un nuovo lockdown sottolineando che «si rischia di perdere più di 200mila vite americane entro il 1° novembre».

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