Coronavirus

Record di vaccinazioni: venerdì 350mila dosi. Ma ancora non basta

Di questo passo sarà raggiunta solo a fine anno la copertura del 70% degli italiani

Record di vaccinazioni: venerdì 350mila dosi. Ma ancora non basta

Record di vaccinazioni in un giorno per l'Italia: quasi 350mila. La cifra più alta dall'inizio della campagna vaccinale e un impegno mantenuto al momento dal commissario all'emergenza, Francesco Paolo Figliuolo, che aveva detto di voler garantire nella settimana dal 16 al 22 aprile almeno 315mila somministrazioni al giorno. Un record però assolutamente insufficiente a raggiungere il target del 70 per cento della popolazione vaccinata entro la fine di agosto. Se si mantenesse questo ritmo si arriverebbe a quel target soltanto a fine anno. L'obiettivo infatti è quello di salire a mezzo milione di dosi al giorno ma l'incertezza sull'arrivo delle dosi e il percorso a singhiozzo dei vaccini a vettore virale, AstraZeneca e Johnson&Johnsono hanno complicato il cammino di una campagna vaccinale accidentata sia per ragioni logistiche sia per continui cambi di strategia rispetto alla popolazione da vaccinare prioritariamente.

Certo l'arrivo ieri di 400mila dosi di Moderna a Pratica di Mare è una buona notizia ma si tratta di una quantità che rappresenta una goccia nel mare.

Non solo: le regioni non procedono tutte con la stessa velocità. Se guardiamo al numero assoluto di persone vaccinate vediamo che la Lombardia ha imposto una decisa accelerazione negli ultimi giorni: oltre 730mila persone hanno ricevuto anche il richiamo mentre le dosi somministrate sono state quasi tre milioni. Allo stesso tempo però questa regione seppure per pochissimo non ha raggiunto il target giornaliero fissato a 51mila vaccini e si è fermata a 50mila e 500. Ma hanno fatto peggio Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Bolzano, Trento, Valle d'Aosta e Veneto che sono rimaste al di sotto dell'obiettivo mentre ad esempio l'Umbria ha superato il target fissato a 4.800 e ha eseguito 7.484 somministrazioni. Bene anche il Lazio: 32.568 a fronte di 30mila.

Anche rispetto alla assoluta priorità di proteggere la popolazione anziana e fragile le regioni procedono in ordine sparso. La media nazionale dei vaccinati con richiamo nella fascia 80/89 anni è del 48 per cento circa. Ma si va dal 65,5 per cento di Bolzano al 38 per cento della Sardegna e della Sicilia. Per la fascia 70/79 i vaccinati con seconda dose sono appena il 3,9 per cento nella media nazionale. Ci sono più immunizzati persino nella fascia 20/29 anni: il 4,2 per cento. E in molte regioni la popolazione tra i 70 ed i 79 è stata proprio dimenticata: soltanto l'1,4 per cento in Puglia ha ricevuto il richiamo mentre si sale al 6,8 nel Lazio.

Dosi comunque decisamente troppo basse per gli esperti che infatti sono molto preoccupati in vista delle riaperture: la popolazione fragile che comunque parte dai 60 anni in poi è ancora troppo scoperta.

Per le categorie è salita ad oltre 4milioni le somministrazioni per quella «altro».

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