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Recovery a 248 miliardi. SuperMario avverte: "È l'ultima occasione"

Il premier alla Camera chiede più coesione: "No a ritardi, inefficienze e visioni miopi"

Recovery a 248 miliardi. SuperMario avverte: "È l'ultima occasione"

«Nel realizzare i progetti, ritardi, inefficienze, miopi visioni di parte anteposte al bene comune peseranno direttamente sulle nostre vite. Soprattutto su quelle dei cittadini più deboli e sui nostri figli e nipoti. E forse non vi sarà più il tempo per porvi rimedio». Presentando il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) alla Camera, il premier Mario Draghi ieri ha formalmente invitato i partiti di maggioranza a non dedicarsi al particulare per concentrarsi sull'obiettivo prioritario: rialzare l'Italia dalla crisi post-Covid. E per rafforzare il messaggio ha citato un padre della patria: Alcide De Gasperi allorquando affermava che «l'opera di rinnovamento fallirà, se in tutte le categorie, in tutti i centri non sorgeranno degli uomini disinteressati pronti a faticare e a sacrificarsi per il bene comune».

La coesione è fondamentale per dispiegare al meglio le risorse del Pnrr: una potenza di fuoco da 248 miliardi di euro. Oltre ai 191,5 miliardi di Next Generation Eu e ai 30,6 miliardi del Fondo complementare per gli investimenti, ha sottolineato il premier, «sono stati stanziati, inoltre, entro il 2032, ulteriori 26 miliardi da destinare alla realizzazione di opere specifiche come l'Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria, che diventerà una vera alta velocità». A queste risorse si aggiungono, poi, quelle del programma React-Eu (13 miliardi per il triennio 2021-23). Draghi ha inoltre ribadito il positivo impatto macroeconomico del Piano: nel 2026 il Pil sarà di circa 3,6 punti percentuali superiore rispetto allo scenario di base e l'occupazione che sarà più elevata, di 3,2 punti percentuali. Poiché 80 miliardi di risorse saranno destinate al Sud, «l'incremento complessivo del Pil del Mezzogiorno negli anni 2021-2026 sarà pari a quasi 1,5 volte» quello nazionale.

Il presidente del Consiglio ha poi elencato alcune specificità degli interventi che saranno effettuati. «Il governo si impegna a inserire nel ddl Bilancio per il 2022 una proroga dell'ecobonus per il 2023, tenendo conto dei dati relativi alla sua applicazione nel 2021», ha rimarcato. Per agevolare le giovani famiglie, oltre al piano asili nido e scuole materne da 4,6 miliardi, «in un prossimo decreto, di imminente approvazione sono previsti altre risorse per aiutare i giovani a contrarre un mutuo per acquistare una casa», ha anticipato. Sarà possibile non pagare un anticipo, grazie all'introduzione di una garanzia statale.

L'accelerazione della crescita, ha proseguito il premier, può essere superiore a quanto riportato nel Pnrr «se riusciamo ad attuare riforme efficaci e mirate a migliorare la competitività della nostra economia». Le priorità sono i capitoli giustizia («ridurre i tempi dei processi del 40% per il settore civile e almeno del 25% per il penale») e la Pa. Su questo aspetto interverrà il dl Semplificazioni da presentare entro il mese prossimo che, oltre ad accelerare l'iter degli investimenti in infrastrutture, renderà meno astruse le norme in materia di appalti pubblici e concessioni. «È necessario un drastico taglio della burocrazia, è fondamentale il Modello Genova, per far correre l'Italia», hanno commentato fonti della Lega.

La presentazione del ddl Concorrenza, infine, conterrà «il completamento degli obblighi di gara per i regimi concessori (direttiva Bolkestein per impianti balneari e mercati) e la semplificazione delle autorizzazioni per la realizzazione degli impianti di gestione dei rifiuti», materie su cui l'Ue ha messo nel mirino l'Italia. Draghi si è impegnato a rafforzare i meccanismi di protezione sociale per «mitigare gli effetti negativi» delle misure.

Anche il commissario Ue agli Affari economici, Paolo Gentiloni ha manifestato soddisfazione dichiarando a Class Cnbc che «con l'Italia abbiamo fatto in una settimana ciò che abbiamo fatto con altri Paesi in un mese senza che ciò abbia diminuito la qualità» del Pnrr. Possibile il prefinanziamento del Recovery plan a luglio con i primi 24 miliardi europei.

Piazza Affari ha promosso Mario Draghi: Il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,5%, un buon viatico.

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