Referendum, Berlusconi: "Ecco tre cose da fare subito dopo la vittoria del No"

Berlusconi tira la volata al fronte del No. E pensa già al dopo referendum: ecco la ricetta per costruire l'Italia una volta mandato a casa Renzi

Referendum, Berlusconi: "Ecco tre cose da fare subito dopo la vittoria del No"

Subito dopo la vittoria del No al referendum ci saranno tre cose da fare: trovare un accordo sulla legge elettorale, votare una legge elettorale condivisa e proporzionale e andare al voto per fare, in modo condiviso, una vera e importante riforma della Costituzione. È la "ricetta" contenuta nel videomessaggio inviato da Silvio Berlusconi alla manifestazione referendaria di Forza Italia Un No per cambiare il Sud. E l'Italia (guarda il video).

"È importante che voi cerchiate di convincere il numero maggiore possibile di vostri concittadini". Il messaggio che Berlusconi lancia dall'Hotel Vesuvio di Napoli è netto. Una sorta di chiamata alle armi per fermare le riforme fatte votare da Matteo Renzi al parlamento a suon di fiducie. "Dovrete convincerli e raccontare queste ragioni che fanno assurda la riforma di Renzi e del Partito democratico - tuona il leader di Forza Italia - dovrete ricordare anche una cosa importante: questo referendum non è come gli altri, non ha il quorum, significa che non è necessario raggiungere un certo numero di votanti". Anche se votasse un solo cittadino, infatti, il referendum sarebbe valido. "Quindi - incalza l'ex presidente del Consiglio - non si può stare a casa pensando in questo modo di dire un No: si deve andare a votare".

Per Berlusconi restare a casa si favorirebbe il Sì. Per questo domenica prossima si deve andare a votare, "e votare un deciso e responsabile No con l'arma della scheda elettorale per guardare ad un futuro diverso, per far ripartire l'economia, per ridurre le imposte". L'obiettivo del Cavaliere è di riportare, alle prossime elezioni, il centrodestra al governo. Solo così "si potrà mettere fine a questa insicurezza" e "si potrà far sì che l'Europa, con un governo che sappia incidere sull'Europa, possa intervenire e fare proprio il problema di questa immigrazione che potrebbe travolgerci". Nel videomessaggio Berlusconi ricorda le recenti dichiarazioni del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan. Se i rapporti con l'Europa dovessero guastarsi, ha minacciato di aprire le frontiere turche riversando 2,4 milioni di immigrati in Europa.

"Bisogna cambiare - incalza Berlusconi - bisogna che l'Italia torni ad essere rilevante in Europa e nel mondo, bisogna che l'economia possa ripartire, bisogna che si ritorni a quella ricetta di governo frutto della saggezza e dell'esperienza che noi abbiamo messo in campo nei

nove anni di governo". Perché questo avvenga, però, deve prima vincere il fronte del No al referendum ddel 4 dicembre. Si compirebbe così, a detta del Cavaliere, "la vittoria della nostra democrazia".

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