I rappresentanti di lista dei comitati per il No al referendum sono rimasti esclusi dal seggio dove verranno contati i voti provenienti dall'estero. A tenere il No fuori dalle operazioni preliminari di spoglio un errore della corte di Appello
I voti arrivati via posta dagli elettori iscritti alla circoscrizione estera verrano scritunati a partire dalle 23 a Castelnuovo di Porto, nei pressi di Roma. Ma qualcosa è andato storto. "I rappresentanti designati dal No non sono stati ammessi ai seggi sostenendo che non sono erano state consegnate le designazioni", ha denunciato Sinistra Italiana in un comunicato. "Ad una nostra attenta verifica - si legge nella nota - abbiamo appurato che ieri sabato 3 dicembre 2016 alle ore 11,20 il responsabile elettorale nazionale di Sinistra italiana ha consegnato in Corte d'Appello la comunicazione dei rappresentanti ai seggi designati dalla senatrice De Petris delegata dei senatori proponenti il referendum". Poi però c'è stato un errore della Corte di appello, che avrebbe "erroneamente inserito le designazioni tra i promotori del Sì. Questo errore ha impedito fino ad ora per ottusità burocratica la possibilità di esercitare le funzioni di garanzia da parte dei rappresentanti del No".
Un vizio formale che però potrebbe costare caro. Le operazioni preliminari di spoglio, infatti, sono iniziate senza i rappresentanti del No. Presenti quindi solo quelli del Sì. A confermare il tutto è stato anche il M5S, che per mezzo di un post su Facebook di Davide Barillari, consigliere regionale del Lazio, ha denunciato i "fatti gravissimi" di Castelnuovo di Porto. Anche secondo il M5S ci sarebbe stato un "errore della corte di Appello: avevano messo tutti i 150 nomi dei rappresentanti di lista M5S e comitato per il no nella lista dei senatori per il Sì. Siamo rimasti tutti fuori per 2 ore".
Ora sono dunque entrati, ma il problema rimane: il blocco ha tenuto fuori i rappresentanti di lista per il No per almeno 2 ore durante le operazioni preliminari di spoglio. "È ' gravissimo - attacca il M5S - e non abbiamo potuto svolgere il nostro ruolo di pubblici ufficiali nella verifica della regolarità del voto".
La paura, per Sinistra Italiana, è che ci possano essere "ombre su questa consultazione" per il referendum.
Sulla vicenda è intervenuto anche Pippo Civati, deputato di possibile: "La scarsa serietà e l'approssimazione dimostrata da questi episodi non è che la più eclatante tra quelle pervenuteci - sottolinea - Chiediamo che il ministero dell'Interno si adoperi quanto prima per intervenire e garantire che le operazioni di voto si svolgano con regolarità e nel clima di serietà". Ma la tensione rimane altissima.
Le notizie di oggi con le matite farlocche che non lasciano traccia con un colpo di gomma ci stanno disgustando.
Per lo meno all'estero abbiamo votato con la nostra penna a biro nera o blu che fosse é impossibile cancellarla.
Io poi il mio certificato l'ho inserito nella busta.
Vigiliamo, questa notte sará una lunga notte.