Referendum, Salvini invoca l'aiuto di Berlusconi

I referendum autonomisti indetti da Lombardia e Veneto si avvicinano e Matteo Salvini lavora per favorire la massima affluenza possibile alle urne

Referendum, Salvini invoca l'aiuto di Berlusconi

Roma - I referendum autonomisti indetti da Lombardia e Veneto si avvicinano e Matteo Salvini lavora per favorire la massima affluenza possibile alle urne. Il timore che possa esserci un contraccolpo negativo legato a quanto accaduto in Catalogna esiste (in Veneto c'è anche il quorum, diversamente dalla Lombardia). E così il leader della Lega sta accelerando e moltiplicando i suoi appuntamenti pubblici. Come svelato dal Corriere della Sera ha anche chiesto a Silvio Berlusconi di salire sul palco insieme a lui per un comizio a favore del referendum. Questa possibilità per problemi di agenda difficilmente riuscirà a prendere corpo. Il presidente di Forza Italia, però, è pronto a dare il suo contributo, probabilmente con un intervento ad hoc o una intervista televisiva.

Il partito azzurro, a sua volta, non si tirerà indietro. Sabato al Teatro San Carlo di Milano si terrà l'iniziativa «Lombardia protagonista, Italia più forte - verso il referendum», messa in piedi da Mariastella Gelmini e da Paolo Romani, con ospite Roberto Maroni. Berlusconi quel giorno sarà a Ischia ospite degli stati generali del centrodestra organizzati da Mara Carfagna e Domenico Siano, ma non farà mancare il proprio sostegno all'iniziativa. Per quanto riguarda il vertice dei tre leader è probabile che si faccia trascorrere la prossima settimana così da poter confrontarsi e trattare avendo ben chiaro con quale legge elettorale si andrà a votare, visto che martedì il Rosatellum approderà nell'aula di Montecitorio e si capiranno le reali intenzioni del Parlamento.

Nel frattempo l'Udc di Lorenzo Cesa fa una precisa scelta di campo e con il voto del Consiglio nazionale si schiera a favore della costruzione di una forza di centro che dialoghi in primis con Forza Italia. «In Italia oltre a noi a riconoscersi nel Ppe, è Forza Italia che ha un profilo assolutamente europeista. Renzi ci ha deluso, noi siamo fedeli ai nostri valori», dichiara il segretario. Una presa di posizione salutata con soddisfazione da Paolo Romani.

«La vittoria passa anche e soprattutto attraverso il rafforzamento della componente del centrodestra che fa riferimento al Ppe. Le parole di Cesa, che considera Berlusconi e Forza Italia interlocutori naturali, sono molto importanti per il progetto di un grande centrodestra pronto a governare».

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