Matteo Renzi cala nei sondaggi. L'erosione del consenso è lenta, ma continua. Troppi i fronti aperti che lo mettono in difficoltà. E così nelle ultime settimane ha iniziato a ragionare col suo staff una misura che possa allietare gli italiani. "Serve qualcosa di nuovo e di popolare", va in giro a dire il premier. L'idea è di tirare fuori l'asso della manica in piena campagna elettorale per le elezioni amministrative. E l'asso della manica potrebbe essere l'abolizione del bollo auto. Una misura che gli permetterebbe di arrivare a tutti gli italiani dal momento che ogni famiglia ha almeno una macchina.
"Serve qualcosa come gli 80 euro", dice Renzi ai suoi. Il problema è che l'abolizione della Tasi è già acqua passata. Gli aumenti delle tasse locali, delle tariffe di luce e gas e delle rette degli asili hanno di fatto azzerato la cancellazione della tassa sulla prima casa. Così, per guadagnare qualche punto in più alle elezioni, il premier sta studiando un piano per cancellare anche il bollo auto. Il problema, ovviamente, sono le coperture economiche. Il bollo auto vale, infatti, 5,9 miliardi di euro. Un bel gruzzoletto a cui le Regioni, già martoriate dal governo, dovrebbero rinunciare in caso di abolizione della tassa. "A meno che non si decida di prevedere, almeno nel primo anno, un'esenzione parziale - spiega Elisa Calessi su Libero - per esempio si potrebbe pensare di non fare pagare il bollo solo a chi acquista un'auto nuova o, se si vuole ridurre ancora di più la platea, solo per i primi tre anni".
Nel caso in cui non si dovesse trovare la quadra, Renzi propone di cancellare le tasse sui passaggi di proprietà o il superbollo. In ogni caso il premier ha già messo in conto che dovrà fronteggiare la rabbia delle Regioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.