"La vera sfida non è solo salvare vite umane ma creare lavoro qui, dare nuove prospettive di lavoro qui. La gente scappa da una condizione di povertà e persecuzione e noi dobbiamo fare di più, dobbiamo investire nella cooperazione". Mentre l'Unione europea implode per la crisi greca, Matteo Renzi vola ad Addis Abeba per intervenire alla Terza conferenza delle Nazioni Unite per il finanziamento allo sviluppo alla presenza del segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon. "L'Italia è il naturale ponte tra l’Europa e l’Africa", spiega Renzi illustrando i progetti di investimento in Africa per "aiutare questi Paesi ma anche per aiutare a crescere le nostre aziende".
"Ban Ki Moon mi ha invitato qui quando eravamo su una nave italiana che salve migliaia di vite perché come Italia salviamo vite umane perché crediamo nella vita umana". Intervenendo alla Conferenza Onu, Renzi ha spiegatto che la missione per l’Europa è "creare posti di lavoro per lottare contro la povertà" per "dare speranza alle nuove generazioni". Il buonismo di Renzi e, più in generale, degli ultimi premier (non eletti) che si sono avvicendati a Palazzo Chigi si è, più già dimostrato pericolossissimo. I dati, raccolti dal governatore del Veneto Luca Zaia, parlano di 43mila immigrati sbarcati durante il governo Monti, 43mila durante il governo Letta e 170mila fino nel 2014 con Renzi a Palazzo Chigi. E il 2015 rischia di chiudersi con la cifra monstre di 200mila clandestini sbarcati in Italia. Eppure Renzi continua ad andare avanti per la sua strada: "L'aiutiamoli a casa loro viene trattato in modo semplicistico...
". "È un concetto detto male, da bar, ma è giusto - incalza - bisogna creare le condizioni per aiutare i Paesi in via di sviluppo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.