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Renzi: "Fidanzarmi con Di Battista? Anche no". E lui: "Nessuno l'ha chiesto"

Il leader di Iv, Matteo Renzi, chiude ad una alleanza stabile con il M5s e spiega che l’attuale coalizione è stata creata per fermare Salvini

Renzi: "Fidanzarmi con Di Battista? Anche no". E lui: "Nessuno l'ha chiesto"

Un’alleanza stabile tra centro-sinistra e M5s non è una strada percorribile né ora né in futuro. A mettere la parola fine alla ipotesi di una vera e propria coalizione tra dem e grillini, difficile ma non impossibile visto il clamoroso cambio di rotta pentastellato nell’ultimo anno, è il leader di Italia Viva Matteo Renzi.

"Fidanzarmi in casa con Di Battista? Anche no", ha affermato l’ex premier ai microfoni di Sky Tg24 . Non è un caso che Renzi citi Alessandro Di Battista, ex deputato e figura influente all'interno del Movimento, che negli ultimi tempi sembra essersi riposizionato a sinistra tanto da avere abbandonato le posizioni più euroscettiche e populiste arrivando persino ad usare parole più tenere nei confronti di Conte e del governo.

Secondo l’ex rottamatore, "sono innumerevoli" le distanze tra Italia Viva e i 5s, molte di più di quelle che lo separano dal Pd: "Pensiamo al reddito di emergenza e a temi come il giustizialismo", ha spiegato il senatore. Renzi, inoltre, ha osservato che "una cosa è tirare fuori l'Italia dalle sabbie mobili durante un'emergenza, evitare che arrivi un presidente della Repubblica no euro: su queste cose noi diamo una mano" ma "pensare che io mi fidanzi in casa con Di Battista, anche no grazie".

L’ex premier ha spiegato che la decisione di dare vita ad una maggioranza giallorossa è solo strategica perché vi era la necessità di fermare l’avanzata della Lega."Siamo una coalizione nata in un momento in cui c'era il rischio che Salvini avrebbe portato l'Italia e l'Europa in una situazione di crisi, una situazione, ad esempio, in cui la gestione dell'emergenza Covid sarebbe stata più simile a quella portata avanti da Bolsonaro che dalla Merkel. Quindi io rivendico con forza la 'mossa del cavallo’ dell'estate scorsa". Sulla durata del governo, Renzi risponde: "La domanda non va fatta né a me né a Zingaretti, va fatta al governo. Un governo in Italia è in grado di durare solo se fa le cose... il mio augurio è che riesca a passare dalle chiacchiere ai fatti".

L’ex premier poi critica le opposizioni per aver disertato gli Stati generali non risparmiando una battuta velenosa contro il leader della Lega: "Salvini non va agli Stati generali perché 'non sono un luogo istituzionale'? Detto da chi ha spiegato le sue linee programmatiche al Papeete fa un po' ridere. Ricordiamo che Villa Pamphilj è la sede istituzionale numero due del presidente del Consiglio".

Sul Mes Renzi ribadisce la sua posizione favorevole: "È evidente che noi chiederemo i soldi del Mes. Il M5S continua a dire no? Io penso che sia tutto un gioco delle parti dentro ai 5 Stelle in attesa della decisione".“Sul Mes- ha continuato- la manfrina di una parte dei Cinque stelle, in questo caso in grande pendant con Salvini e Meloni, non sta né in cielo né in terra, il Mes lo chiederemo come è ovvio che sia”.

Chiamato in causa da Renzi, Di Battista risponde poco dopo a "Mezz'ora in più" su Rai 3: "Nessuno lo ha chiesto", riferendosi al "fidanzamento". Poi un affondo contro l’ex rottamatore: "Il fatto che un politico come Renzi si faccia pagare, da ex Presidente del Consiglio, da gruppi di potere internazionale o da sauditi per una conferenza dovrebbe essere proibito per legge. Lo ha detto lui che ci sono persone che lo pagano per ascoltarlo".

Il pentastellato ha anche confermato di avere fiducia nel presidente del Consiglio.Di Battista ammette di rivolgere a Conte "in maniera molto leale critiche" ma sempre nell'interesse del Paese. "Utilizzo anche questo studio tv per dire che non deve temere picconature o colpi bassi da parte mia. La lealtà è anche dire quelle che sono le proprie idee, anche se sono in contrasto con linee del governo, ma non lavorare per buttarlo giù. Credo, invece, che in questo momento ci sono dei poteri, anche politici, che vogliono buttarlo giù non per dissidi politici ma per prendere il denaro della ricostruzione", ha aggiunto Di Battista. "Sa perchè dico che ho iniziato dicendo che ho fiducia in Conte? Perchè -ha concluso l’ex parlamentare 5s- è un anno che si scrive e si dice, visto che non volevo la nascita di un governo con il Pd, che io sia un futuro responsabile della caduta del governo Conte". Poi la stoccata su un eventuale partito del premier: "Non sto facendo un paragone, ma vorrei ricordare i sondaggi che facevano su Mario Monti. Siamo diventando una “sondaggiocrazia”. Se Conte vuole guidare il M5S si deve iscrivere al M5S e al prossimo congresso, chiamiamolo così: deve farsi eleggere".

Se Renzi chiude ai 5s, il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini invece rilancia. Anche perché tra pochi mesi si terranno le elezioni Regionali e i voti pentastelalti possono far comodo, soprattutto nel Sud Italia. "Con Di Maio stiamo lavorando in perfetta sintonia e lo ringrazio per il lavoro che sta facendo nel settore turistico dove ci sono competenze che riguardano entrambi i nostri ministeri e lui sta dando un contributo fondamentale", ha affermato Franceschini a SkyTg24. "Grazie al lavoro fatto in queste settimane - ha aggiunto l'esponente dem- da domani riprenderà la libera circolazione delle persone tra Paesi europei e questo avverrà senza accordi bilaterali che avrebbero creato una malsana competizione tra Paesi.

È un risultato molto importante che il governo italiano ha ottenuto con un lavoro di squadra su tutti i tavoli europei".

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