Si apre un piccolo giallo, l'ennesimo, sul futuro del sindaco di Roma Ignazio Marino.
Attaccato da ogni parte per le improvvide dichiarazioni sulla destra che dovrebbe "tornare nelle fogne", il primo cittadino avrebbe le ore contate. Secondo un approfondimento di questa mattina del Corriere della Sera a firma di Maria Teresa Meli, per il premier Matteo Renzi "il sindaco Marino non è in grado di proseguire".
Un vero e proprio avviso di sfratto, che il premier consegna al primo cittadino della capitale senza mezzi termini: al governo nessuno teme le elezioni, né si fa intimidire da quelle che Renzi stesso avrebbe definito "truppe cammellate" - i sostenitori che il sindaco si sarebbe portato alla festa dell'Unità con il solo scopo di farsi applaudire dalla platea.
A Marino Renzi riconosce "l'onestà", ma attribuisce la responsabilità, gravissima, di non aver saputo governare la città.
L'auspicio, non detto, è che il commissario del partito per la capitale, Matteo Orfini, contribuisca ad "allontanare con le buone" Marino dalla sua poltrona.In mattinata fonti di Palazzo Chigi hanno smentito le indiscrezioni pubblicate dal Corriere. Ma si tratta di una smentita che assomiglia molto a una pura formalità.
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