Nessun commissariamento, ma il sindaco di Roma stia attento. È l'avvertimento che Matteo Renzi lancia a Ignazio Marino, su cui si è abbattuto lo scandalo di Mafia Capitale.
"Non esiste l’ipotesi del commissariamento per mafia del Comune", assicura Renzi, "Marino è una persona perbene, lo riconoscono tutti. Si continua a dire se va avanti o no. A me interessa capire se l’amministrazione pulisce le strade, mette a posto buche e emergenza. Se sanno governare governino e vadano avanti, se non sono capaci vadano a casa". Infine l'affondo: "Sia il sindaco che l’amministrazione si guardino allo specchio e decidano quello che si deve fare. Se vogliono andare avanti su Roma, noi gli daremo una mano".
Le parole di Renzi, però, non placano affatto le polemiche: "Ma che sta a fare ancora Marino in Campidoglio quando ormai è chiaro che anche Renzi lo ha scaricato?", si chiede Maurizio Gasparri, "Lo scioglimento per infiltrazione mafiosa del comune di Roma è inevitabile stando alla sola lettura dei giornali. È evidente che le dimissioni sarebbero la via più dignitosa, ma in ogni caso non bastano. Serve un lungo commissariamento per garantire una vera depurazione della politica e di tutti gli apparati amministrativi della Capitale dopo anni di connivenza con il malaffare. Serve un tempo adeguato a questa operazione di pulizia".
Intanto il sindaco fa spallucce e guarda oltre. "Sto andando a festeggiare il Papa.
Buona sera e buon lavoro", dice laconico ai cronisti che, in Campidoglio, gli chiedevano un commento. "Noi pensiamo al futuro della città che cammina e va avanti", aveva detto prima, facendo capire che non ha alcuna intenzione di presentare le sue dimissioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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