Dallo stabilimento di Vergiate di AgustaWestland ai cantieri dell'Expo di Milano. In elicottero, ovviamente. Dopo le polemiche per aver volato da Firenze a Roma anziché usare il treno, Matteo Renzi non rinuncia all'elicottero attirandosi nuovamente addosso le critiche e le accuse del Movimento 5 Stelle.
In mattinata Renzi ha assistito all'esibizione del convertiplano AW 609 di AgustaWestland. Si tratta del primo velivolo al mondo per usi commerciali in grado combinare le capacità dell'aeroplano e dell'elicottero. Una delle innovazioni tecnologiche più significative del panorama aeronautico internazionale. Poco prima di atterrare il convertiplano si è esibito in una sorta di inchino al premier che, nella visita, è stato accompagnato dall'amministratore delegato di Finmeccanica Mauro Moretti e dall'amministratore delegato di AgustaWestland Daniele Romiti. Il premier ha salutato anche le maestranze dell'azienda. E con loro ha scherzato proprio sull'elicottero: "Ogni tanto non mi riporta indietro...".
Dopo essere stato allo stabilimento della AgustaWestland, Renzi è volato a Villa Cortese, nel Milanese, dove si è trattenuto una ventina di minuti per visitare l'azienda di macchine e utensili Pietro Carnaghi. Qui si è fatto accompagnare nel tour dall'ex ad di Luxottica, Andrea Guerra. Durante la visita gli è stata consegnata una lettera scritta dai dipendenti della Franco Tosi, la storica fabbrica di Legnano che è stata messa in ginocchio dalla crisi economica. Quindi è salito nuovamente in elicottero per raggiungere il sito di Expo a Rho.
Il Movimento 5 stelle ha subito criticato gli spostamenti in elicottero tra le tre tappe lombarde. Per Andrea Fiasconaro, consigliere lombardo del movimento, Renzi è "un premier che scorrazza per l’Italia in elicottero, un giocattolino che costa alle tasche degli italiani circa 8.400 euro all’ora".
"In vista di Expo non si bada più a spese - sostiene ancora in una nota - il blitz del capo del governo è servito a dispensare la sua energia e i super poteri di cui evidentemente dispone sui cantieri per il rush finale di un’esposizione che non sarà completata per tempo e che è già purtroppo annega in scandali e corruzione come dimostrano i fatti di cronaca. Expo non sarà ’una gigantesca occasione di bellezza e una strepitosa occasione di culturà ma è già stata un’occasione di speculazione e affari per i soliti noti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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