Renzi punge Giletti: "Non esageri anche lei con il populismo"

Ospite di Non è l'Arena, Matteo Renzi ha parlato dei principali temi dell'attualità politica, dall'indagine sui finanziamenti alla fondazione Open al caso dell'ex Ilva. Rispondendo in modo piccato a un'osservazione di Massimo Giletti

Renzi punge Giletti: "Non esageri anche lei con il populismo"

In questo periodo Matteo Renzi si sente osservato. Non solo dalla magistratura, che ha messo nel mirino i finanziamenti alla fondazione Open aprendo un'indagine sull'ex presidente Alberto Bianchi e sull'imprenditore Marco Carrai, grande amico dell'ex premier. Ma anche da giornalisti e presentatori, come Massimo Giletti. Accusato da Renzi di essere "populista" durante il faccia a faccia andato in onda nell'ultima puntata di Non è l'Arena.

Quello tra Renzi e Giletti è stato un confronto franco, ma con qualche punta asprognola. Nel corso dell'intervista, l'ex segretario del Pd ha parlato a 360 gradi dei principali temi dell'attualità politica. Non solo l'inchiesta su Open, ma anche Sardine, Mes, Alitalia ed ex Ilva. Il picco di nervosismo di Renzi si è registrato, un po' a sorpresa, proprio sulla crisi dell'azienda siderurgica. Ma lo stralcio più interessante del faccia a faccia è stato su Open. Rispetto a cui l'ex premier ha ammesso che "Sì, qualche attacco del Pd me lo aspettavo. I primi giorni dicevo, voglio spiegare e raccontare", ma alla fine ha perso le speranze. Arrivando, subito dopo, a gridare al complotto contro la magistratura.

Concetto parzialmente ribadito anche da Giletti. "Open, secondo i magistrati, era un partito politico e non una fondazione. Questo ha portato a fare delle indagini molto impattanti", accusa Renzi, prima di fare una parziale marcia indietro: "Ci sono delle indagini? Si facciano delle indagini". Quindi l'appello al Parlamento di fare "chiarezza" sul tema del finanziamento ai partiti. "Si faccia una discussione. Mi dicano cosa si può fare e cosa non si può fare".

Il rapporto tra fondazioni e politica

Giletti, però, ha replicato a Renzi riportando una frae dell'ex ministro Giovanni Maria Flick. "Ha detto che le fondazioni sono nate per sostenere il welfare e dare una mano allo Stato: non possono essere casse che finanziano la politica. Lei, da Open, avrebbe preso 6-8 milioni di euro. È normale che le fondazioni sostengano la politica?", si è chiesto Giletti, aggiungendo subito dopo: "Pare che il 40% della fondazione non sia stato tracciato".

Parole che hanno fatto perdere la calma a Renzi. "Non facciamo confusione. Una parte dei finanziatori poteva non rendere pubblico immediatamente il versamento, ma di fronte all'autorità giudiziaria è tutto tracciabile", la replica del leader di Italia Viva, che se l'è presa con la "via populista" di chi crede che la politica "non la paghi nessuno, che si faccia gratis. Ogni evento ha un costo". Ma Giletti ha tenuto duro, dicendosi stupito di "vedere il Pd con gente in cassa integrazione e lei (Renzi, ndr) avere una fondazione che investe sulla singola persona: non la seguo, capisce".

Renzi a Giletti: "Non faccia populismo"

Come detto all'inizio, però, il momento di massima tensione si è registrato in un altro momento del confronto. Si parlava delle emergenze Alitalia ed ex Ilva. In particolare, è sulla questione dell'ex azienda della famiglia Riva che si sono accesi gli animi di Renzi e Giletti, con il conduttore che se l'è presa contro gli amministratori pubblici e la politica colpevoli di avere ditrutto alcune importanti realtà industriali del nostro Paese.

È qui che Renzi non è riuscito a trattenersi, rispondendo duramente a Giletti: "Mi permetta di

darle un consiglio, Giletti: non esageri anche lei con il populismo. Lei ha ragione nel dire che ci sono persone che hanno distrutto aziende e non hanno pagato, ma ci sono altri che hanno fatto bene".

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