Renzi rottamato all'estero "È il primo grande colpo alla sua carriera politica"

Le divisioni nel Pd, la sconfitta nella rossa Liguria e il boom degli euroscettici: la stampa estera vede la fine di Renzi

Renzi rottamato all'estero "È il primo grande colpo alla sua carriera politica"

Una pietra sopra Matteo Renzi. L'ha messa la stampa estera che questa mattina ha letto i risultati delle elezioni europee come una sconfitta per il premier italiano. Una sconfitta segnata sia dalla batosta incassata in "una regione chiave come la Liguria", dove ha vinto l'azzurro Giovanni Toti, e dall'avanzata di partiti euroscettici, come la Lega Nord e il Movimento 5 Stelle, che "hanno portato a casa un buon risultato in diverse competizioni".

"I partiti euroscettici hanno fatto registrare un aumento di popolarità alle elezioni regionali di ieri in Italia, dando il primo, grande colpo alla nascente carriera politica di Renzi". Nell'analisi del voto di ieri il britannico Telegraph sottolinea come la Lega, "partito anti euro ed anti immigrati", sia riuscita a ottenere "successi formidabili anche fuori il suo nucleo tradizionale al Nord, consolidando ulteriormente la sua posizione come partito principale del centrodestra". Non solo, a parte la Lega, osserva il quotidiano, anche il Movimento 5 stelle ha aumentato i consensi, con "una forte performance che rispecchia quello dello spagnolo Podemos lo scorso fine settimana".

"Nonostante il partito di Renzi abbia conquistato cinque delle sette regioni dove si votava - fa eco il Financial Times - le urne hanno prodotto qualche risultato inquietante per l’ex sindaco di Firenze arrivato al governo nel febbraio del 2014 con il piano di dare una scossa all’asfiittica economia italiana e rinnovare il suo sistema politico". Anche il quotidiano della City ha letto la sconfitta della Liguria, "tradizionalmente un bastione della politica di sinistra", come una "particolare preoccupazione" per il premier che aveva sostenuto "con forza" Raffaella Paita. "Alla sconfitta - si legge - ha contribuito la presenza di un candidato della sinistra Pd, fortemente criticato delle politiche di Renzi". Parallelamente, continua l’analisi del Financial Times, la Lega è diventata "il partito principale della destra italiana: in cinque delle sette regioni in cui si è votato, è andata meglio di Forza Italia". Infine, parlando del Movimento 5 Stelle, il giornale inglese riconosce a Beppe Grillo di aver saputo dimostrare che "resta una forza potente della politica italiana".

"Il trofeo principale" di Renzi è invece la sconfitta di Stefano Caldoro, di centrodestra, a opera di Vincenzo De Luca, anche se la sua vittoria "è oscurata dal fatto che potrebbe doversi dimettere, almeno temporaneamente, a causa di una condanna per abuso di ufficio".

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