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Renzi sempre più in difficoltà: la regia dei migranti passa a Palazzo Chigi

Una task force del premier gestirà direttamente l'emergenza. Renzi: "Per accogliere i migranti useremo caserme ed edifici demaniali"

Renzi sempre più in difficoltà: la regia dei migranti passa a Palazzo Chigi

Gli sbarchi che non finiscono mai e che riversano disperati a migliaia sulle nostre coste, l'assenza dell'Unione europea che non sa gestire l'emergenza e, soprattutto, il braccio di ferro con il cancelliere tedesco Angela Merkel. Matteo Renzi è sempre più all'angolo. E, per non soccombere, ha deciso di esautorare il ministro dell'Interno Angelino Alfano e portare a Palazzo la "cabina di regia" che gestire il nodo immigrazione.

Secondo il Corriere della Sera, la presidenza del Consiglio starebbe mettendo insieme una nuova struttura che "coordini gli interventi in materia di accoglienza e gli accordi bilaterali con i Paesi di origine dei profughi, per avviare progetti di sviluppo e rimpatriare chi non ha diritto di restare nel nostro Paese". La decisione di rompere col vecchio schema sarebbe stata presa da Renzi dopo la rottura la con Merkel al vertice di Bratislava. Nei prossimi giorni individuerà una persona di fiducia che dirigerà la task force formata da esperti di Interno, Esteri e Difesa che andrà ad affiancare la nuova squadra voluta da Alfano. "Stiamo ripensando il sistema dell'accoglienza con un modello accentrato - ha anticipato il titolare del Viminale - in sei anni siamo passati da una dichiarazione di stato di emergenza per 30mila persone a un iter ordinario per quasi 160mila stranieri".

In Italia la situazione si è fatta insostenibile. Ventimiglia è al collasso. Milano e Como stanno implodendo. La maggior parte dei centri di prima accoglienza sono sovraccarichi. I governatori di centrodestra (Giovanni Toti, Roberto Maroni e Luca Zaia) hanno alzato un muro per stoppare la politica dell'accoglienza del governo. Ma non sono gli unici a fare resistenza. Molti sindaci, anche di sinistra, hanno iniziato a dire "basta" alle assurde richieste del Viminale. "Questo ha convinto il premier della necessità di procedere in maniera drastica, anche tenendo conto che bisogna gestire circa 800 milioni, che diventeranno un miliardo di euro alla fine dell’anno - spiega Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera - e dunque, oltre agli immobili finora messi a disposizione dalle amministrazioni locali, saranno utilizzate le caserme e gli edifici demaniali"

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