Politica

Renzi vola in giro per il mondo. E per tre mesi "lascia" il Senato

Asia, Stati Uniti e Africa. È partito il "Renzi world tour". L'ex premier terrà discorsi ben pagati in giro per il mondo. Il suo lavoro da senatore può aspettare

Renzi vola in giro per il mondo. E per tre mesi "lascia" il Senato

È partito il "Renzi world tour", come l'ha già definito l'Huffington Post. Una sorta di giro del mondo in ottanta giorni. O poco di più. Perché, nei prossimi mesi, Matteo Renzi si farà vedere poco o niente a Palazzo Madama, dove è stato eletto. Per far calmare un po' le acque, ha infatti deciso di andare a zonzo per il globo a tenere conferenze e tornare in ottobre con un libro e la Leopolda.

Da un capo all'altro della Terra. "Starò fuori dal giro per qualche mese", racconta Renzi al Corriere della Sera che oggi svela il nuovo piano per farsi vedere meno in giro. Una sorta di periodo di decompressione, lontano dai Palazzi della politica e, soprattutto, da talk show e giornalisti. "Io farò un lavoro che mi affascina, farò il senatore semplice. E sono molto orgoglioso del risultato di ieri nel mio collegio. Si riparte dal basso con molta umiltà, militante nei militanti", prometteva l'ex premier lo scorso marzo annunciando che sarebbe ripartito "dal basso, strada per strada per recuperare le periferie del nostro territorio". Peccato che il "senatore semplice di Firenze" abbia deciso di dare un'impronta più internazionale alla propria agenda. Da un po' di settimane si è, infatti, messo a girare il globo per tenere discorsi a destra e a manca. Il tutto ben remunerato.

Lobbisti, partiti politici, capi di Stato, grandi imprenditori. Renzi riallaccia relazioni internazionali, intessute quando sedeva sullo scranno di Palazzo Chigi, e si mette a girare il mondo. Dal Qatar al Kazakhstan, fino alla Cina. Proprio ieri si trovava a Pechino per parlare della via della seta. Domani si prenderà un piccolo break e rientrerà a Roma per votare contro il governo Conte. Anche per questa occasione, però, l'ex premier ha preferito passare in sordina affidando la dichiarazione di voto al capogruppo del Partito democratico, Andrea Marcucci. Subito dopo volerà al cimitero dei militari americani di Arlington in occasione del cinquantesimo anniversario dell'assassinio di Bob Kennedy. Il 18 luglio sarà, poi, in Sudafrica per ricordare i cent'anni dalla nascita di Nelson Mandela. Il tour terminerà a ottobre, in occasione della Leopolda che si terrà dal 19 al 21.

In quell'occasione presenterà anche il nuovo libro che sta scrivendo.

Commenti