Come ministro dei Rapporti con il Parlamento ho tenuto a battesimo nel 2002 il neonato Servizio civile nazionale, di cui il presidente Berlusconi mi aveva affidato la delega, in una bella cerimonia presieduta dall'allora presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi, presso l'Accademia nazionale dei lincei.
Con Guido Bertolaso prima e altri validissimi collaboratori poi, ho visto crescere ed affermarsi con straordinario successo, anche durante il governo Berlusconi 2008-2011, il servizio civile che mi era stato nuovamente affidato, che oggi purtroppo Matteo Renzi rischia di distruggere con la scriteriata proposta di renderlo obbligatorio. È necessario infatti ricordare nell'ordine:
1 La leva militare obbligatoria, collegata all'articolo 52 della Costituzione che definisce la difesa della Patria sacro dovere del cittadino, non è stata abrogata nel nostro Paese ma soltanto sospesa;
2 La sospensione avvenne anche a seguito del fenomeno dell'obiezione di coscienza, che era arrivata a coinvolgere fino a 80mila giovani all'anno, ai quali era praticamente impossibile offrire un impiego serio sostitutivo della leva, finendo l'obiettore o a fare fotocopie in un qualche ufficio, o addirittura, ad essere immediatamente congedato;
3 In questo contesto il Servizio civile volontario si è affiancato al servizio militare, altrettanto volontario, come difesa non armata della Patria, sulla base di progetti presentati su tutto il territorio nazionale da enti pubblici o del terzo settore che garantiscono ai giovani volontari un impiego reale e formativo nel campo dell'assistenza e della tutela dei beni culturali e dell'ambiente;
4 Secondo l'idea di Matteo Renzi, anche se fino ad oggi sono mancate le risorse per far combaciare la domanda di servizio civile con i progetti da finanziare, ogni anno il sistema dovrebbe garantire circa mezzo milione di posti da occupare, riproponendo, in maniera aggravata, il disastro dell'obiezione di coscienza, ammesso che esistano uomini e mezzi per gestire in modo serio uno strumento che prenderebbe, di fatto, il posto della leva militare obbligatoria temporaneamente sospesa;
5 Arriveremmo così al paradosso, in pochi anni, del passaggio dalla leva militare obbligatoria alla leva civile obbligatoria, imposta per legge, in palese violazione dell'articolo 52, II° comma della Costituzione, ancora in vigore, che recita: il servizio militare è obbligatorio nei limiti e nei modi stabiliti dalla legge.
Invece di correre dietro a simili follie un Paese serio dovrebbe garantire sia la libertà di un giovane di non offrirsi volontario né per il servizio militare né per il servizio civile, ma nel contempo offrire la possibilità di svolgere il servizio civile a tutti coloro che ne fanno domanda,
compreso il ripristino di quella mini naia volontaria, così cara all'Associazione nazionale Alpini, che aveva avuto un grande successo, ma che è stata prestamente abrogata per mancanza di fondi.*Senatore Idea popolo e libertà
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