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La Meloni sferza Conte: "Meno tasse e aliquote, stop limiti contante"

Se il premier intende avere il voto di Fratelli d'Italia per lo scostamento di bilancio, dovrà ascoltare le proposte del partito di centrodestra: "Riduzione tasse e aliquote, sostegno alla povertà ed alle imprese, e rivedere il limite sul contante"

La Meloni sferza Conte: "Meno tasse e aliquote, stop limiti contante"

Mercoledì prossimo il parlamento sarà tenuto a votare sul terzo scostamento di bilancio (si parla di circa 25 miliardi) richiesto dal governo Conte sia per incentivare le imprese che per trovare quel denaro indispensabile per pagare la Cig ai lavoratori. I partiti di opposizione, tuttavia, hanno voluto mettere le cose in chiaro, dettando delle condizioni all'esecutivo.

Subito dopo la notizia dell'approvazione dello scostamento da parte del consiglio dei ministri, Giorgia Meloni ha subito lanciato un avvertimento al premier: "O il governo mi mette nero su bianco che cosa vuole fare con queste risorse o non votiamo proprio niente", aveva postato alcuni giorni fa sulla propria pagina Facebook."I soldi degli italiani non si buttano per pagare le consulenze dei ministri o il bonus monopattino mentre si rischia un'ecatombe occupazionale".

Oltre a chiedere estrema chiarezza, la leader di Fratelli d'Italia ha voluto presentare anche delle proposte all'esecutivo. Proposte che questa volta devono essere esaminate e tenute in considerazione. "Sono quattro i temi sui quali bisogna concentrarsi, con provvedimenti che noi mettiamo sul tavolo. Vedremo se saranno accolti", aveva dichiarato nel corso di un'intervista concessa al "Corriere della Sera".

Un piano, quello preparato da FdI, che si concentra principalmente su aiuti per i cittadini in difficoltà, riduzione delle tasse e rinvio delle scadenze fiscali, come riporta il quotidiano "Il Tempo". L'attenzione del partito di centrodestra si concentra in particolar modo su quegli italiani che stanno attualmente soffrendo a causa delle gravi conseguenze economiche innescate dal Coronavirus e dal pesante periodo di lockdown che ha portato ad un arresto delle attività.

Per veder approvato lo scostamento, il governo necessita della maggioranza assoluta in Senato. Se il presidente del Consiglio Conte intende contare sul voto di Fratelli d'Italia, questa volta dovrà davvero ascoltare le proposte del partito, che possono essere suddivise in quattro principali punti.

Per prima cosa, Fratelli d'Italia pensa al tema dell'occupazione. Oltre alla cassa integrazione, chiede che venga aggiunto uno sconto fiscale dell'80% per quelle aziende che decidono di fare da sole, e non ricorrere al denaro erogato dall'Inps. A ciò deve unirsi anche una diminuzione del 50% dei contributi previdenziali della durata di un anno per quelle imprese che rispetto allo scorso anno hanno fatturato meno del 25% nel periodo di tempo intercorso fra marzo e maggio. Viene inoltre richiesto di garantire la libertà di assunzione e di rendere meno rigide le norme presenti nel decreto dignità.

Dal lavoro, Fratelli d'Italia passa poi alle tasse, proponendo di unire gli anni fiscali 2019 e 2020 per quelle aziende che hanno subito gli effetti dannosi del Coronavirus e di posticipare al 30 giugno 2021 il pagamento delle imposte sui redditi. Chiede inoltre di semplificare le aliquote (passare da 5 a 3) e rivedere il limite sul contante.

Altra proposta è quella di passare dai prestiti garantiti ai contributi a fondo perduto. Si tratterebbe di garantire ai titolari la possibilità di trattenere il 50% dell'Iva sul fatturato del 2020, per un massimo di 100 mila euro. Per quanto riguarda i piccoli imprenditori, FdI chiede invece di eliminare il minimo contributivo previdenziale, e di diminuire la ritenuta d'acconto sui redditi da lavoro autonomo. Tutte procedure fondamentali per aiutare i lavoratori a riprendersi.

Particolare attenzione anche per quei cittadini in gravi difficoltà economiche.

Gli aiuti devono essere rivolti a coloro che adesso si trovano privi di reddito, con patrimonio mobiliare inferiore ai 10 mila euro: si parla di un assegno di 300 euro mensili per 12 mesi, a cui si aggiungono 250 euro per ogni figlio a carico.

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