"Riconoscere uno Stato che non esiste? Mossa cinica per fini di politica interna"

Il professor Ugo Volli: "Sfruttano la tragedia di quei territori"

"Riconoscere uno Stato che non esiste? Mossa cinica per fini di politica interna"
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Riconoscere lo Stato di Palestina? "A livello giuridico è un'assurdità". A dirlo, a Il Giornale, è il semiologo Ugo Volli, professore onorario di Filosofia della comunicazione all'Università di Torino, considerato tra le figure più autorevoli dell'ebraismo italiano. "Questa cosa - aggiunge il docente allievo di Umberto Eco - da un lato è fatta, da Macron, per accontentare l'elettorato islamico in Francia e dall'altra per accontentare una parte di elettorato antisemita di sinistra, che esiste anche in Italia".

Il riconoscimento dello Stato di Palestina, allora, non è una soluzione praticabile concretamente?

"Si può riconoscere soltanto una cosa che c'è. A questo proposito la domanda che bisogna farsi è cos'è uno Stato?. C'è un sacco di letteratura su questo, a partire da Max Weber, c'è la convenzione di Montevideo del 1933. Lo Stato è un'Istituzione che ha il controllo di un certo territorio e di una certa popolazione e di quello che avviene all'interno del territorio. Ma soprattutto ha il monopolio della forza. Bene, ad oggi tutte queste cose non ci sono. Non esiste, infatti, un territorio che sia controllato da Abu Mazen, perché è controllato in parte da Hamas, in parte da Israele, in parte da altri gruppi. Sostanzialmente l'Autorità Nazionale Palestinese non controlla nulla, non ha nemmeno una moneta, non tengono elezioni dal 2004, quando fu eletto Abu Mazen per quattro anni. Inoltre, se quel territorio comprendesse anche Gaza, adesso sarebbero in guerra con Israele. Dunque, ora si tratta di pura finzione".

Qual è la ragione dell'annuncio di Macron? Non si tratta di un segnale politico di fronte alla tragedia di Gaza?

"La ragione è semplicissima. C'è una forte scontentezza da parte degli islamici, che in Francia sono moltissimi e l'annuncio di Macron è fatto a fini interni per accontentare la popolazione islamica e non ha nessuna influenza reale, come pure ha detto Donald Trump".

Anche in Italia l'opposizione si dice favorevole al riconoscimento della Palestina.

"Questo è fatto anche per accontentare una parte di elettorato antisemita di sinistra, che esiste anche in Italia. Sono operazioni ciniche che cercano di sfruttare la tragedia di quei territori a bassi fini di politica interna. Di questo ha moltissime responsabilità certa stampa, che alimenta una campagna mediatica fatta di falsità, di immagini false e di parole false come genocidio".

Per l'esistenza di uno Stato palestinese non sarebbe condizione necessaria anche il riconoscimento di Israele da parte dell'Iran? C'è ancora un

pericolo proxies per lo Stato ebraico?

"Israele sta vincendo sul campo contro l'Iran e i proxies non ci sono più. Israele ha battuto Hezbollah, ha rovesciato la situazione in Siria e l'Iran sarà presto sconfitto".

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