Rifiuta il concerto per Mosca: ucciso il direttore d'orchestra

Non ha voluto dirigere l'orchestra per la platea russa.

Rifiuta il concerto per Mosca: ucciso il direttore d'orchestra

Non ha voluto dirigere l'orchestra per la platea russa. E ha pagato con la vita. Il direttore della Filarmonica di Kherson Yuriy Kerpatenko è stato ucciso dall'esercito russo nella sua abitazione per essersi rifiutato di esibirsi in un concerto organizzato dalle forze di occupazione. Lo scrive il Ministero della Cultura ucraino su Facebook, ripreso dai media del Paese. «Si è saputo del brutale omicidio del direttore del Kherson Music and Drama Theatre. Dopo che Kerpatenko si è rifiutato di collaborare con gli occupanti, l'esercito russo lo ha ucciso a colpi di arma da fuoco nella sua stessa casa», ha scritto il ministero.

Il concerto per cui era stata richiesta la presenza del direttore era quello che i russi volevano organizzare nella città occupata in occasione della giornata internazionale della musica, il primo ottobre scorso. Secondo quanto riferisce il sito euromaidanpress, i russi volevano che l'orchestra da camera Hileya, che Kerpatenko conduceva, partecipasse per dimostrare «il ritorno alla vita pacifica» nella città occupata, che si era appena annessa sulla base dei referendum farsa. Però sin dall'inizio della guerra, il musicista si era rifiutato di lasciare la città ed aveva apertamente dimostrato le sue posizioni in difesa dell'Ucraina.

La tensione è molto alta a Kherson che - assieme alle regioni di Zaporizhzhia, Donetsk e Lugansk - è stata annessa da due settimane alla «madre Russia». Il territorio, occupato dai russi a marzo, è una delle quattro regioni ucraine illegalmente annesse dalla Federazione russa il mese scorso.

La battaglia per mantenere il controllo di Kherson per i russi si fa sempre più difficile, e per la prima volta le autorità della regione occupata dell'Ucraina meridionale, hanno

chiesto aiuto a Mosca per evacuare i civili. Richiesta che è stata accolta.

E la città, strategica per la guerra, è fondamentale anche per il fronte della controffensiva ucraina, che avanza verso la penisola della Crimea.

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