Rifiuti, Salvini non si fa vedere. E "rimpiange" il centrodestra

Il leghista diserta la conferenza stampa con Conte e Di Maio E su Forza Italia: «Spero che lavoreremo ancora insieme»

Rifiuti, Salvini non si fa vedere. E "rimpiange" il centrodestra

Il governo in Campania firma il protocollo per la Terra dei fuochi. Ma la spazzatura e i rifiuti resistono come nuovo fronte interno nell'esecutivo. Nel giorno il cui il sondaggio Swg per il Tg de La7 registra una forte accelerazione della Lega, al 32,7% (+1%), e una nuova frenata per il Movimento cinquestelle in discesa al 26,4 (-1%) con i due partiti mai così distanti negli ultimi mesi (secondo il cofondatore di Youtrend, Lorenzo Pregliasco, è questo il vero spread che potrebbe mettere in crisi il governo) arriva la firma in prefettura a Caserta del protocollo d'intesa sulla Terra dei fuochi.

Il documento viene sottoscritto dal premier Giuseppe Conte - «da oggi si chiamerà terra dei cuori» annuncia - e dai due vice Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Subito dopo inizia una conferenza stampa a cui non prende parte il vicepremier leghista. Inevitabilmente scoppia subito il giallo su questa assenza eccellente. Salvini fa sapere che è stato costretto a tornare a Roma per partecipare alla cena di gala nel palazzo del Quirinale in onore dell'emiro del Qatar (dove sfoggerà per la prima volta lo smoking). Ma le distanze tra Lega e Cinquestelle sulla questione rifiuti restano intatte.

«Per costruire un inceneritore ci vogliono 5-6 anni, noi ora dobbiamo affrontare l'emergenza: dobbiamo aumentare il livello di raccolta differenziata e coinvolgere le comunità» dice Di Maio. Mentre fonti della Lega fanno sapere che Salvini prossimamente andrà a Copenaghen a visitare il nuovo termovalorizzatore a inquinamento zero, sul cui tetto è prevista anche la costruzione di una pista da sci. Una visita dal chiaro valore simbolico.

Di certo tra i leghisti ieri circolava molto malumore per l'intervista della ministra per il Sud, Barbara Lezzi, e per la sua entrata a gamba tesa contro il modello di smaltimento della Lombardia. Fonti leghiste confermano che la volontà di rispettare il contratto non può cancellare la necessità di rispondere ai problemi concreti e improvvisi (come quello della Campania). E nonostante dichiarazioni sempre rassicuranti sullo stato di salute della maggioranza gialloverde, Salvini inizierebbe a nutrire più di una preoccupazione per la navigazione governativa. Secondo alcune voci il leader della Lega avrebbe avuto un contatto telefonico con Mario Draghi per confrontarsi sullo scenario complessivo e sui rischi a cui va incontro l'Italia. E ieri Salvini a Night Tabloid ha concesso una apertura ai vecchi alleati di centrodestra. «Abbiamo governato insieme tanti anni. Spero che torneremo a lavorare insieme per altrettanti anni» dice rispondendo ad Antonio Tajani che si era augurato un esecutivo Fi-Lega.

Sul fronte dei 5 stelle Luigi Di Maio tira dritto sulla questione rifiuti. «Il contratto di governo sul tema rifiuti esprime un chiaro indirizzo politico-amministrativo: dobbiamo lavorare per realizzare quanto prima una completa economia circolare e rendere verde il nostro sistema economico» si legge in una nota del premier Giuseppe Conte e dei vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Il governo si impegna a «difendere la cultura del riciclo» e rendere i rifiuti «prodotti», puntando alla capillare diffusione della raccolta differenziata e a gestire le criticità che nel periodo di transizione dovessero manifestarsi, affidando al ministro dell'Ambiente le proposte e la prevenzione di queste criticità per una soluzione innovativa, concreta, realizzabile».

La tensione tra i due

fronti, però, resiste. E lo dimostra una battuta fatta da Di Maio durante la conferenza stampa: «Io ce la vedo una pista da sci ad Acerra...». Replica ironica a Salvini a proposito della salubrità dei termovalorizzatori.

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