
Il suo non è semplicemente un «No» alla riforma di Renzi, ma un «super No». L'avvocato Andrea Potukian ha fondato l'Associazione Comitato per il super No per esprimere al meglio la sua «cultura liberale nel senso più autentico del termine» in pieno contrasto al referendum truffa voluto dal governo. «Questa è la battaglia di tutte le battaglie, quella finale, in difesa di certi valori come la famiglia, il lavoro, l'individuo. Vogliamo responsabilizzare e informare le tante persone su questo referendum che in maniera colpevole viene trasmesso in modo errato, come qualcosa che semplifica la vita e che fa spendere di meno, come se si potesse risparmiare su democrazia e libertà». Niente di più falso secondo l'avvocato Potukian che con questa associazione vuole portare avanti il suo impegno politico dopo la candidatura con il centrodestra alle Comunali di Milano. «Ho voluto che il mio impegno non finisse e fosse anzi solo il primo passo come un qualche cosa di dovuto, un dover essere kantiano, ispirato su tante idee dal collega Serafino Generoso che mi ha dato il coraggio e la spinta per andare avanti e dedicare ogni energia a questo sforzo». Con alcune ricette alternative alla farsa renziana: «Uno degli argomenti portati avanti truffaldinamente dalla riforma è il risparmio: ma che senso ha risparmiare avendo 100 senatori nominati e non eletti quando poi vengono buttati via soldi tipo l'aereo inutile di Renzi o altre baggianate del genere? Renzi vuole davvero risparmiare? Una proposta seria la faccio io: manteniamo lo stesso numero di senatori e deputati eletti dal popolo ma paghiamoli 5mila euro al mese invece che 15mila, perché se non ricordo male nessuno dei veri politici di una volta si sono mai arricchiti con la loro diaria».
Secondo Potukian «non è vero che è meglio una cattiva riforma rispetto a nulla. Meglio nulla, perché anche se la nostra Carta non è il Vangelo ma ha permesso all'Italia di diventare la quarta potenza economica del mondo alla fine degli anni '80. Oggi siamo la 15esima. E non è colpa della Costituzione». Un super No, dunque.
«Sì, perché è un No detto due volte: no a questo governo illegittimo e a questo signore non eletto da nessuno, e no a una cattivissima riforma che non ha nulla di giuridico e di liberale. Non si fanno le riforme a colpi di maggioranza. Siamo all'assurdo, illegalità allo stato puro. Renzi è un lupo che si veste da agnello».
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