Il ritorno della Boccassini in tv e il nuovo fango su Berlusconi

Le premesse c'erano tutte. E alla fine l'attacco nei confronti dell'acerrimo nemico è arrivato

Il ritorno della Boccassini in tv e il nuovo fango su Berlusconi

Le premesse c'erano tutte. E alla fine l'attacco nei confronti dell'acerrimo nemico è arrivato. Il ritorno di Ilda Boccassini in tv dopo 23 anni dall'intervista con Enzo Biagi su Rai 1 non ha lasciato spazio a grandi sorprese. Il fango contro Berlusconi è sempre il solito refrain. Un'ossessione che non sparisce neppure sotto i riflettori degli studi di La7.

"Il problema era che in discussione c'era proprio la possibilità di fare il processo. Tutto quello che è stato utilizzato, le leggi ad hoc e i rinvii è stato fatto perché non si doveva arrivare al momento in cui si dice in nome del popolo italiano. Non si sono mai difesi nel processo; si sono difesi fuori dai processi dilatando i tempi, lì si è fatto di tutto per allungare e creare un ostacolo alla democrazia, abbattere il diritto vuol dire che la democrazia muore", ha sparato a zero l'ex pm di Milano, intervistata da Enrico Mentana, ricordando il processo Ruby.

Ilda la rossa rammenta anche un altro episodio, per certi versi emblematico, quando il leader di Forza Italia si presentò in tribunale a Milano per rilasciare delle dichiarazioni spontanee e allora "fui costretta a stringergli la mano". Una frase che lascia trapelare una sorta di odio e di disgusto nei confronti dell'allora imputato Berlusconi con il quale "c'è stata una conflittualità che spero non ci sia mai più".

Nel resto dell'intervista, l'ex magistrato torna a parlare della discussa confessione dell'amore nei confronti di Giovanni Falcone. Confessione che ha destato molto scalpore arrivando a scatenare anche l'ira della sorella del giudice assassinato dalla mafia: "C'è questa voglia di crerare scandali dappertutto, è la deriva che mi dispiace come lettrice. Ho deciso di mettermi a nudo e dovevo mettere a nudo anche i pezzi più privati, non puoi separare pubblico e privato. Omettere questo non sarebbe stato giusto per i miei figli, per me e per Giovanni. Io voglio bene a Maria Falcone e lei sa che suo fratello è stata una persona importante e ho giurato all'obitorio che mai nessuno potesse distruggere la sua immagine. Se questo libro, ha fatto pensare invece il contrario allora vuole dire che ho fallito", dice la Boccassini.

Che poi, durante il corso dell'intervista ne ha anche per i colleghi, rei di aver "sentito il canto delle sirene" che lei non ha sentito. Perché "rimanere con i piedi per terra quando ti dicono che sei dio in terra non è facile".

Lei si descrive come una persona "fragile ma forte, mamma imperfetta, che si commuove spesso e che si è commossa spesso nella vita", ma che allo stesso tempo ha "creato un'immagine da dura", ha "sfruttato" Falcone per apprendere, per la sua sapienza. Anche lui metteva delle maschere, perché lui si difendeva".

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