Politica

Il ritorno delle giraffe: una traversata record contro l'estinzione

Viaggio senza precedenti (2.500 chilometri) per ripopolare il Malawi. Grazie al principe Harry

Daniela Uva

Un viaggio epico. Duemilacinquecento chilometri, attraverso gli Stati più meridionali dell'Africa, per salvaguardare la biodiversità del Malawi. Protagoniste di questa incredibile avventura sono 13 giraffe. Nate in Sudafrica, sono state trasferite nel parco nazionale Majete Wildlife Reserve, proprio in Malawi. Per arrivarci hanno attraversato tre nazioni a bordo di speciali rimorchi, trainati da grosse jeep. Il tutto grazie agli sforzi - economici e organizzativi - di African Parks, l'organizzazione no profit guidata dal principe Harry di Inghilterra. In collarazione con la Giraffe Conservation Foundation e il Dipartimento dei parchi nazionali e faunistici del Malawi.

Si tratta del viaggio più lungo mai affrontato da questi enormi animali. Con un obiettivo ambizioso: ripopolare il Paese africano, dal quale le giraffe sono ormai quasi scomparse. E rilanciare, anche attraverso di loro, il turismo che piano piano sta cominciando a scoprire questo territorio. I 13 esemplari nove nati in una riserva sudafricana privata e quattro nel Nyala Park - una volta arrivati a destinazione si sono uniti ai quattro già presenti nel parco: insieme adesso rappresentano il futuro di questa specie in Malawi. Non è la prima volta che animali di queste dimensioni vengono trasferiti all'interno del continente africano. Solo l'anno scorso la stessa oganizzazione aveva portato a termine una missione simile salvando 500 elefanti dal bracconaggio. Adesso è arrivato il turno delle giraffe. La maggior parte di loro vive nell'Africa meridionale, ma negli ultimi anni il numero degli esemplari è sceso progressivamente a causa della lenta distruzione del loro habitat, dei conflitti, ma anche della caccia illegale.

Si calcola che attualmente in Africa vivano meno di 100mila giraffe, tanto che lo scorso 14 novembre l'International Union for Conservation of Nature le ha inserite nella lista rossa delle specie in grave pericolo di estinzione. Ecco perché gli esperti hanno ritenuto necessario ripopolare il Malawi, un Paese nel quale questo animale è autoctono, ma dal quale è praticamente sparito nel corso dell'ultimo secolo. «Questo trasferimento dimostra come le collaborazioni virtuose siano in grado di fare la differenza per salvare gli animali ancora liberi prima che sia troppo tardi commenta Julian Fennessy, direttore della Giraffe Conservation Foundation -. Per pianificare questo viaggio è stato necessario più di un anno. Adesso per il parco di Majete questa nuova popolazione di giraffe rappresenta il fiore all'occhiello della fauna selvatica. Tutti gli animali sono amatissimi dalle comunità locali e offrono ai cittadini del Malawi l'opportunità di ammirare i mammiferi terrestri più alti del mondo. Senza giraffe tutto il paesaggio africano sarebbe senza alcun dubbio più povero».

Prosegue il direttore della riserva, Craig Hay: «Il parco di Majete offre l'habit ideale a questi animali, ma anche la protezione necessaria per fornire loro tutta la sicurezza della quale hanno bisogno. Il nostro obiettivo è aumentare la biodiversità, ma anche promuovere il turismo». Anche attraverso altri ingressi eccellenti. Dal 2003 a oggi, a Majete sono stati introdotti circa 2.900 esemplari. Leoni, rinoceronti ed elefanti soprattutto. Che si sono adattati perfettamente alla loro nuova «casa», tanto da aver portato la popolazione della riserva al numero record di 12mila animali. Che qui vivono in un contesto perfetto.

Ma soprattutto al riparo da guerre e bracconieri.

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