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Stato d'emergenza prorogato? Cosa può succedere

Non è escluso che lo stato di emergenza possa essere prorogato: così si è espresso Roberto Speranza, che ha escluso l'abolizione delle mascherine

Stato d'emergenza prorogato? Cosa può succedere

Ospite di Lucia Annunziata a Mezz'ora in più, Roberto Speranza ha fatto il punto sulla situazione epidemica italiana, valutando l'aumento dei nuovi casi sulla base dell'ampia percentuale di persone che nel nostro Paese hanno ricevuto il vaccino. L'Italia è uno dei più avanti in tal senso in Europa e questo permette al governo di non introdurre nuove misure restrittive come, invece, sono intenzionati a fare altri Paesi. Tuttavia, Roberto Speranza non esclude che lo stato di emergenza possa essere ulteriormente prorogato.

"La proroga dello stato di emergenza la valuteremo a ridosso del termine, basandoci sull'evidenza scientifica. Se sarà necessario prorogarlo lo faremo senza timore", ha detto il ministro della Salute. Questo è un momento cruciale per la gestione dell'epidemia e lo stesso Speranza si è detto ragionevolmente cauto per le prossime settimane, anche se "la campagna di vaccinazione funziona e ci proteggerà anche nei mesi autunnali e invernali". Anche per questo motivo il ministro rivendica il Green pass e la sua estensione, che "ci consente di tenere aperti i tutti i luoghi della cultura, della socializzazione, i luoghi della formazione, le scuole e università".

Inoltre, in queste settimane Ema sta valutando l'estensione della vaccinazione per i bambini dai 5 ai 12 anni. "Il nostro auspicio è che possa esprimersi entro la fine dell'anno e, quando si sarà espressa, anche in Italia si potrà procedere con questa vaccinazione", ha detto il ministro in tv. La discussione sulla vaccinazione dei bambini arriva nei giorni in cui si aprono le porte per la terza dose di richiamo per tutti gli over 18: "Abbiamo tutte le dosi necessarie per la terza dose, dobbiamo insistere e accelerare, oltre 1,5 milioni di persone hanno ricevuto il booster e mi aspetto una accelerazione nelle prossime settimane". Al momento, il booster è previsto solo per gli over 60 che abbiano completato il ciclo vaccinale da sei mesi e per i soggetti fragili.

Anche per questo motivo non è il momento di pensare al suo superamento: "In un quadro epidemiologico totalmente diverso, molto migliore, faremo tutte le valutazioni necessarie. Ma ora non siamo in un momento in cui la curva epidemiologica si sta abbassando. Anche se i numeri in Italia sono più bassi di altri Paesi europei sono comunque in crescita". Soprattutto a causa della nuova risalita, anche se contenuta, per il ministro non è questo il momento di abbassare la guardia: "Le mascherine al chiuso sono un pezzo fondamentale della nostra strategia e non siamo intenzionati a rinunciare". L'estensione del Green pass ha aiutato l'avanzamento della campagna vaccinale ma non ci si può fermare: "Il 90% a questo punto è un obiettivo alla nostra portata, non impossibile, ma molto, molto ambizioso".

Anche grazie alle cautele, infatti, l'Italia non sta attraversando una crisi sanitaria: "Dobbiamo tenere un livello di attenzione alta, usare le mascherine soprattutto al chiuso e dove ci sono rischi assembramenti, usare le regole essenziali, ma un tasso di vaccinazione alto ci mette al riparto dalle immagini drammatiche che vediamo in altri paesi dell'Est Europa e che ricordiamo benissimo perché le abbiamo vissute su noi stessi".

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