Cronache

Roma affoga nei rifiuti I medici: "Scuole chiuse"

Per l'ordine o si trova un rimedio rapido al caos in strada o scatta l'emergenza sanitaria

Roma affoga nei rifiuti  I medici: "Scuole chiuse"

Roma «Valutare la chiusura delle scuole, si rischia l'emergenza sanitaria». È una analisi impietosa, un atto d'accusa e un invito imperativo a porre rimedio a una emergenza che non riguarda più soltanto il decoro, ma la salute stessa dei suoi cittadini quello che viene lanciato dai medici e dai presidi della Capitale.

«Il caos rifiuti a Roma deve essere risolto al più presto altrimenti si rischia una vera e propria emergenza sanitaria». Questo l'allarme lanciato dall'Ordine dei Medici di Roma e provincia dopo l'ennesimo cambio al vertice di Ama, le dimissioni del Cda e lo sciopero annunciato dai dipendenti della municipalizzata per la metà di ottobre. «Il caos in cui versa Roma preoccupa l'Ordine dei medici di Roma e provincia», scrivono il presidente e il vicepresidente Antonio Magi e Pierluigi Bartoletti. Va evitato che «si creino cumuli di immondizia in ogni strada, nei pressi di scuole, ospedali, luoghi pubblici», ribadiscono i medici.

L'Ordine dei medici continua «a monitorare costantemente la situazione. La raccolta dei rifiuti nella Capitale d'Italia si regge, e male, su un fragilissimo equilibrio basato principalmente sulla buona volontà delle Regioni vicine ad accogliere, seppur a caro prezzo, i nostri residui. Non c'è spazio dunque per improvvisi blackout del ciclo di raccolta e smaltimento. Tutti i soggetti che ne hanno la responsabilità si siedano intorno a un tavolo e trovino una soluzione in breve tempo. Occorre evitare che in breve tempo si creino cumuli di immondizia in ogni strada, nei pressi di scuole, ospedali, luoghi pubblici e che un simile degrado diventi attrattivo per gli animali. Non c'è tempo da perdere».

L'allarme dei medici viene raccolto dai presidi delle scuole che già avevano sollevato il caso alla riapertura degli istituti dopo le ferie estive. «Come segnalato da molti presidi, sia in zone centrali della città sia in periferia la situazione dei rifiuti abbandonati presso gli edifici scolastici o all'interno dei cortili sta aggravandosi di giorno in giorno», sottolinea in una nota l'Associazione nazionale presidi di Roma. «Chiediamo che ogni Asl di zona si attivi per verificare lo stato igienico-ambientale ed eventualmente proceda alla richiesta di chiusura degli istituti. È una situazione di degrado e di pericolosità che mette a repentaglio la salute dei bambini, dei ragazzi, degli insegnanti e dei genitori che frequentano gli oltre 1500 edifici scolastici della Capitale. Lo spettacolo degradante è reso ancora più evidente dallo scorrazzare di animali delle più varie tipologie (uccelli, gatti, cani, topi, ecc.) che trovano terreno fertile per il loro sopravvivere. Le piogge inoltre stanno trasformando in ruscelli maleodoranti molti rifiuti che si riversano per le strade».

«Sottolineiamo infine la paradossalità di una situazione che, da una parte, vede una grande attenzione formativa rivolta ai nostri alunni per la cura dell'ambiente.

Dall'altra fa passare per nuovi «pinocchi le istituzioni che parlano bene e razzolano male».

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