Roma contesta Marino Tensioni alla cerimonia di riapertura di una via

Un consigliere strappa un manifesto e viene aggredito dai manifestanti in via Genzano: deve intervenire la polizia

Roma contesta Marino Tensioni alla cerimonia di riapertura di una via

Ignazio Marino fa di tutto pur di non vedere il ginepraio in cui è finito. Nonostante lo scandalo di Mafia Capitale, il sindaco di Roma tira dritto.

Ma sulla sua testa non pesano solo le vicende giudiziarie di Salvatore Buzzi e Massimo Carminati, ma anche una città ormai al collasso. Al punto che pure quando festeggia la riapertura di una strada si prende fischi e urla. Come è successo questa mattina in via Genzano, chiusa per una voragine apertasi ben due anni e mezzo fa.

"In due anni tappavi il buco dell'ozono", recitavano i cartelli affissi ai muri, mentre alcuni cittadini hanno inscenato una protesta in strada. La tensione è salita quando un consigliere municipale ha strappato uno dei manifesti e si è visto inondato di insulti e grida. Per sedare gli animi sono intervenute due camionette della polizia, mentre Marino, pur atteso, ha deciso di non partecipare. "Sono stato aggredito fisicamente e verbalmente da un gruppetto di persone che non hanno accettato che io staccassi da una ringhiera il loro striscione abusivo", ha detto il consigliere Davide Tutini, "È intervenuta la polizia allontanandomi. Mi sono opposto all’affissione abusiva, non alla contestazione.

Avevo detto a queste persone di esporre lo striscione di protesta sorreggendolo e per questo sono stato aggredito. Poco prima avevo impedito che venisse organizzato una barricata con dei cassonetti. Ho cercato di spiegare che i lavori sono durati a lungo, perché sono stati fatti a regola d’arte".

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