La grande paura è passata. Nonostante le aspettative, la strategia messa in campo dal Viminale ha fatto centro. Polizia e carabinieri sono riusciti a mantenere l'ordine anche durante la manifestazione «Eurostop», quella che creava maggiori preoccupazioni. I vari cortei si sono svolti in un clima di pressoché totale serenità. Qualche tensione si è avuta solo in piazza Bocca della Verità, dove giovani studenti, esponenti dei Carc, dei movimenti antagonisti, dei centri sociali, dei No Tav, hanno iniziato a inveire contro le forze dell'ordine presenti, che li hanno circondati da ogni lato. «Siete d'accordo col governo - hanno gridato a più riprese contro la Polizia - fateci passare, ci provocate». Ma alla fine gli animi si sono placati, anche perché i gruppetti più violenti, gli stessi che hanno devastato Napoli, sono stati isolati. Durante tutta la giornata i controlli sono stati serrati. Dopo il fermo, l'altro ieri, di sette giovani appartenenti ai centri sociali del Nord Est e sottoposti a foglio di via obbligatorio, altri sette sono stati individuati ieri mattina. I carabinieri del Comando provinciale di Roma hanno bloccato due giovani provenienti da Alessandria, sorpresi in piazzale Ostiense in possesso di due candele e guanti antifortunistici.
Altri cinque, provenienti da Venezia e Bologna, sono stati fermati in via Conte Verde, in possesso di due fumogeni, giubbini e scaldacollo. Le persone, tra individuate, segnalate e fermate, sono circa 300, quasi tutte comprese nella fascia d'età che va tra i 21 e i 39 anni, la maggior parte provenienti dai centri sociali del Nord-Est dell'Italia. Un pullman di manifestanti è stato fermato dalla polizia sul raccordo anulare e non è stato fatto ripartire. Ieri mattina alla centrale operativa del comando provinciale dei carabinieri di Roma si è fatto un super lavoro. Era stata creata una postazione aggiuntiva per il controllo dell'ordine pubblico. Intorno alle 10 è arrivata una segnalazione per un sospetto pacco bomba nella zona di Ostiense. Nel giro di 5 minuti l'area è stata messa in sicurezza e il trolley sospetto, poi risultato pieno di vestiti, è stato bonificato dagli artificieri grazie all'uso di un cannoncino. Qualche preoccupazione anche per il furto, ieri mattina a Rieti, di un compattatore di rifiuti. Per tutto il giorno gli uomini delle forze dell'ordine lo hanno cercato perché si temeva potesse essere utilizzato per un possibile attentato.
In campo, oltre agli artificieri, anche i reparti mobili, quelli a cavallo e persino il nucleo subacqueo dei carabinieri, che hanno controllato il Tevere, osservato speciale. Sul campo anche gli uomini del nucleo informativo, infiltrati in mezzo ai manifestanti per fornire informazioni continue. Tra gli alert quello per l'eventuale uso di droni da parte di possibili terroristi. Per cui zaini e borse sono stati esaminati a tappeto.
L'impegno della questura di Roma è stato imponente, così come quello del comando generale dell'Arma. Gli uomini in tenuta anti sommossa hanno monitorato senza sosta e, alla fine, Roma è risultata essere una città blindata e ben controllata, nella quale anche i turisti si sono sentiti tranquilli. Segno che il piano «d'attacco» contro i violenti ha funzionato.
«Un dispiegamento enorme - hanno commentato dalla sala operativa del comando provinciale dei carabinieri - che ha mostrato che la collaborazione tra polizia, carabinieri, guardia di finanza e altre forze in campo può portare a risultati positivi».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.