Cronache

Roma, maxirissa tra ragazzini. In centinaia senza mascherina

Si sono picchiati sulla terrazza del Pincio, dispersi dalla polizia. La miccia: una lite sui social tra due ragazze

Roma, maxirissa tra ragazzini. In centinaia senza mascherina

Maxi rissa al Pincio, a Roma, fra 16enni. Volevano passare il sabato pomeriggio nelle vie dello shopping senza mascherina in barba alle norme anti covid, sfidando polizia e carabinieri. «Usciamo di casa, vediamoci tutti in piazza» il tam tam sui social fra i ragazzi della periferia sud est della capitale. Alle 17 i giardini di villa Borghese sono strapieni di giovani. Una sfida fra due ragazze, una del Tuscolano e una del quartiere Trieste, per un diverbio di alcuni giorni fa la scintilla che in pochi minuti fa esplodere un pestaggio senza precedenti fra i loro amici.

Secondo i primi testimoni ascoltati dagli inquirenti, le due ragazze, J. e V., dopo essersi insultate pesantemente su una piattaforma cinese seguitissima dai teenager, si sarebbero dovute vedere in centro per una sfida «risolutiva». L'appuntamento salta, forse per l'intervento dei genitori della 16enne della Roma bene. I due gruppi di amici, però, non mollano e arrivano in forze sulla terrazza del Pincio. Sono passate le 17 e trenta quando un gruppetto di ragazzini terrorizzati ferma una pattuglia dei carabinieri a poche centinaia di metri. «Correte, si stanno ammazzando di botte». Quando arrivano i militari c'è un fuggi fuggi generale. Qualcuno, però, ha già ripreso vari momenti della scazzottata. Calci, pugni e grida: «Va a prendere la pistola» dicono. Le riprese dei telefonini in pochi minuti sono in rete, postati su tutti i social, da TikTok a Facebook, Instagram, YouTube. Soprattutto su «Welcome to Favelas», il sito che, secondo il suo fondatore, vuole essere un'agenzia «fai da te» sul modello di YouReporter. «Una pagina per accogliere il degrado nella vita di tutti i giorni perché, figa, se non fai bordello non sei nessuno! ;)» si legge.

Sui filmati l'intervento delle forze dell'ordine in tenuta antisommossa per disperdere la folla. Fra i commenti di un gruppo: «Ce stavo pure io, che tajo». Migliaia le visualizzazione e i «like». I carabinieri della compagnia Roma Centro individuano una decina di persone. «Stiamo lavorando proprio sui profili e sui video lanciati in rete - spiegano gli investigatori - per risalire ai protagonisti della rissa. Non è certo che quelli identificati siano quelli che si sono picchiati». Un sabato di follia per la capitale già presa d'assalto le scorse settimane da migliaia di persone che si sono ammassate nei negozi aperti in centro, via del Corso, via Cola di Rienzo, via Barberini. Dalla Prefettura fanno sapere che le indagini andranno avanti per «contrastare e punire gli autori di questi deplorevoli comportamenti».

Fra questi un violento pestaggio fra ragazzi sulla linea A della metro, a piazzale Flaminio. Il video è raccapricciante, i dialoghi pure: «Adesso mi devi sparare. Se vedemo a Ponte di Nona». Non è finita. Sei persone arrestate, sempre dai carabinieri, per rissa e lesioni personali aggravate dai futili motivi in zona piazzale Clodio. Nonostante il coprifuoco, i due gruppi di cittadini sudamericani, tre uomini e tre donne, si affrontano a colpi di bottiglia. All'arrivo dei carabinieri continuano a picchiarsi fino a quando non vengono immobilizzati. Altro quadrante della città, altri assembramenti di giovanissimi nonostante i divieti e il rischio di contagio.

Appuntamento, sabato pomeriggio, all'Eur tra piazzale della Civiltà del Lavoro, viale Europa e il McDonald's, tanto che i carabinieri sono intervenuti a più riprese per disperdere oltre duemila persone.

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